25 giugno 2016

Sii te stesso: tutti gli altri sono già stati occupati (cit.)


Ciao ragazzi!

Ed un altro mese è volato, stavolta senza che nemmeno me ne accorgessi: di fatti ne sono accaduti diversi (tra Google I/O, Apple WWDC, Lenovo Tech World e quant'altro) e io avevo un pochino lasciato in disparte i vari giocattolini in mio possesso.

Ma oggi eccomi di nuovo pronto ad aggiornarvi sulle ultime novità: benvenuti in una nuova puntata afterthebuzz!

Vi avevo lasciato con interessanti sviluppi per ciascuna delle piattaforme che seguo e, a quattro settimane da allora, ho da aggiungere qualche cosetta per ognuna di esse.


Jolla & Sailfish OS



Si comincia con jolla e le ultime su Sailfish OS: destino vuole che quella di oggi sia anche l'ultima volta (come mio solito a più di due anni di copertura e a meno di particolari novità future) in cui io mi concentri dettagliatamente sulla start-up finlandese.

Ebbene sì: era maggio 2014 quando spacchettavo per la prima volta il mio allora-neo-acquistato jolla phone e da quel dì di cose ne sono cambiate parecchie.

L'azienda, dopo il forte entusiasmo iniziale, ha rischiato più volte di sparire nel nulla, non ultimo la crisi di fine 2015 e l'abbandono del progetto tablet.
Poi la ripresa, o per lo meno ciò che dall'esterno riusciamo a percepire: nuovi dispositivi in arrivo in Russia con preinstallato Sailfish OS prodotti da aziende di terze parti (e dal sapore di rebrand di vecchi device Android), un Turing Phone che forse alla fin fine esiste davvero (EDIT: qui un video hands-on / di presentazione), la produzione di un nuovo dispositivo (lo jolla c, vedi qui, quo e qua) per pochi eletti, la nascita di una iniziativa esclusiva per sviluppatori paganti (mossa che non mi è piaciuta moltissimo), ed un progetto di traduzione dell'OS in nuove lingue ancora non supportate aperto alla community di appassionati.

Già... la community, quella grazie alla quale jolla prometteva di distinguersi da tutto il resto e da cui ha anche avuto indietro moltissimo: come i porting del sistema operativo su device nati con altri OS (gli ultimi avanzamenti su: moto g e l'esecuzione di app Android sul porting, redmi 2, mi5, oneplus x, la serie xperia 2011, z2, e galaxy s4 lte) o applicazioni di tutti i tipi (ultimamente: iptv, sport tracker, instagram).


Il 17 Giugno ad Helsinki si è tenuto il primo International Sailfish Community Event durante il quale, tra le altre cose, sono stati consegnati anche i primi esemplari del nuovo dispositivo per sviluppatori. Ed ora che lo jolla c è arrivato, noi possessori del primo modello (qui tutti i miei focus al riguardo) rimaniamo in attesa del rilascio ufficiale dell'aggiornamento a Sailfish OS 2.0.2.x che dovrebbe portare diverse novità, anche se non ci sarà nulla che stravolgerà l'esperienza utente.

Troveremo:
  • una nuova pagina "Storage" nelle impostazioni,
  • un file manager integrato,
  • il supporto dual SIM (utilizzabile solo con lo jolla c chiaramente),
  • la possibilità di impedire l'avvio automatico della Alien Dalvik al boot,
  • il contatore dei caratteri negli SMS,
  • un comodo registratore vocale per le telefonate,
  • il reset per le impostazioni per la Camera,
  • il tasto riavvio nel power menu,
  • nuove lingue con relativi layout per la tastiera,
  • l'app Media riorganizzata,
  • un collegamento rapido alla torcia,
  • le quick action finalmente accessibili dalla lock-screen,
  • la possibilità di disabilitare l'azione di silenziamento di chiamate e sveglie capovolgendo il telefono,
  • miglioramenti al Browser con l'apertura di link in nuovi tab e chiusura di tutti i tab all'uscita,
  • e molto altro...

Nel frattempo sono iniziati i lavori -attesissimi- sull'implementazione delle QT 5.6 all'interno del sistema operativo, ed una domanda comincia ad insinuarsi nella mia mente: fino a quando lo jolla verrà ancora supportato?


Prima di passare oltre, voglio augurare tutta la fortuna possibile alla start-up finlandese che sta provando a dimostrare che ci può essere altro oltre al duopolio americano di Google ed Apple nell'era dei dispositivi mobili e dell'IoT. Ma soprattutto che, nonostante le dimensioni esigue del gruppo, se c'è la volontà e ci sono idee per cui farsi sentire, è possibile farcela. O per lo meno la speranza è quella...
Sailfish OS combatterà contro gli altri ecosistemi continuando ad adottare una politica di forte verticalizzazione sui mercati in cui jolla sta cercando di penetrare (principalmente Russia, India, Africa, e forse Sudamerica) offrendo accesso a contenuti localizzati per gli specifici paesi. Altro cavallo di battaglia rimarranno l'indipendenza e la grande inclinazione alla preservazione dei dati privati/personali dei propri utenti, nonché una modalità di utilizzo del dispositivo alternativa a quella imposta da regole provenienti da altri mondi (es. quello dei PC).

Ce la farà?
Io spero di sì: più scelta per l'utente finale, più concorrenza, più soluzioni efficienti e valide per noi utenti. Anche dovesse rimanere un prodotto di nicchia, Sailfish OS -come qualsiasi altra piccola realtà- può influenzare i grandi e portare anche in quegli altri mondi idee e soluzioni efficienti:
  • jolla è stata tra le prime a credere nella modularità oggi tanto pubblicizzata (tra cui i progetti ARA, LG Friends e Moto Mods by Lenovo) ed è stata la prima a proporre personalizzazioni del device (le Ambiences) in base alla TOH collegata al telefono, cosa ampiamente ripresa da Google con le Live Case per i Nexus;
  • la start-up finlandese, dopo il gran lavoro di Nokia con la Harmattan UI per MeeGo, è stata tra le poche a credere fermamente negli swipe per il controllo totale del dispositivo. Oggi molte di quelle idee sono ampiamente utilizzate negli smart-watch o in diverse aree delle UI di iOS ed Android.

E la stessa cosa vale per altre realtà come Ubuntu o alcune idee alla base Firefox OS: sono fortemente convinto che tali progetti non debbano sparire nel nulla, ma continuare ad influenzare in un modo o nell'altro tutto il mondo della tecnologia.



Ubuntu Phone


A photo posted by geek o NERD ? (@geekonerd) on

Parlando di Ubuntu Phone, ci eravamo lasciati con la promessa dell'arrivo dell'OTA11, aggiornamento che è stato rilasciato (qui il changelog) e che, tra le altre, ha portato interessanti novità:

Nonostante si tratti di uno dei tanti step evolutivi per Ubuntu Phone, l'OTA11 è stato sicuramente uno di quelli più importanti finora rilasciati. L'arrivo del wireless display consentirà la convergenza senza la necessità di collegare fisicamente il dispositivo ad un monitor esterno (sfruttando il protocollo Miracast), andando così a superare molti dei limiti presenti sul corrente parco device con preinstallato il sistema operativo di canonical. Come detto più volte, infatti, per collegare direttamente uno smart-phone ad un monitor è necessario che l'hardware del telefono sia in grado di trasmettere flussi audio/video in uscita, cosa che al momento solo il bq m10 può fare. Sfruttare invece un protocollo via Wi-Fi ha molti meno vincoli (principalmente software e di driver) e permette di superare molti problemi.

Purtroppo non è detto che tutti i device con Ubuntu Phone potranno essere aggiornati per supportare tale tecnologia, ad esempio è altamente probabile che il bq aquaris e4.5 (qui tutti i miei focus al riguardo) e gli altri smart-phone rilasciati nel corso del 2015 non riceveranno il wireless display.

Se per qualche (assurdo) motivo non foste contenti dell'ultimo OTA, qui potete trovare una guida per installare una delle precedenti versioni dell'OS. Mentre se voleste sfruttare ADB graficamente, qui un tool dedicato.


I successivi passi nell'evoluzione di Ubuntu Phone prevedono lo sviluppo di API per supportare sensori biometrici, come i lettori di impronte digitali. E magari il porting dell'OS anche su nuovi device, come il 1+ 3, da poco arrivati sul mercato.

Non sono tutte rose e fiori però: Instagram ha cambiato da inizio mese l'accesso alle proprie API, aggiungendo molte restrizioni per i client di terze parti, cosa che ha praticamente ucciso lo scope dedicato. Purtroppo questo è uno dei problemi attualmente più sentiti su Ubuntu Phone: la mancanza di applicazioni ufficiali per molti dei servizi più utilizzati. Dover far affidamento a soluzioni di terze parti, infatti, non è sempre il massimo poiché si rischia, come in questo caso, di non riuscire più a supportare i propri utenti.

Comunque, parlando di scope, i lavori di canonical in merito procedono: dopo quello di dropbox, anche gli scope per flickr e yelp hanno ricevuto diversi aggiornamenti.



Firefox OS / B2G OS



Come vi ricorderete dalle ultime puntate, Firefox OS per dispositivi mobili (smart-phone e tablet) non sarà più sviluppato da mozilla, ma il testimone è stato passato alla community con il ritorno alle origini: B2G OS.
Negli ultimi giorni c'è stato un meeting durante il quale si è iniziato a discutere sul da farsi.

Per prima cosa sono state deprecate tutte le applicazioni legacy (mozApps) in favore di nuove web-app basate quindi sugli standard del web, maggiori info le trovate qua. E su questo sito saranno riportate tutte le nuove che faranno parte di Gaia, il nome dato a tale collezione. Poi sono stati creati 7 gruppi di lavoro, ognuno concentrato su specifiche aree.

Il primo porting del nuovo B2G OS è già arrivato sul nexus 5 (un riepilogo sullo stato dei lavori e una guida per installarlo), e chissà che prima o poi anche il flame (qui tutti i miei focus al riguardo) venga graziato... Ah, e a proposito: in teoria proprio il flame avrebbe dovuto ricevere l'ultima versione di Firefox OS 2.6 stabile in questo periodo. Che fine avrà fatto l'update? Boh...



Raspberry Pi 3



Chiusa la parentesi sistemi operativi alternativi, è il turno del fai da te!

Se seguite il mio canale YouTube, avrete notato come negli ultimi mesi io stia pubblicando parecchi video sul piccolo raspberry pi 3 (qui tutti i miei focus al riguardo). E saprete anche che nei prossimi giorni pubblicherò un articolo ed uno speciale con tutte le vostre domande e chiaramente le mie risposte sul micro-computer: se avete qualche dubbio/curiosità/perplessità o altro fatemelo sapere nei commenti ed io cercherò di rispondervi!

Anche oggi ho diversi tutorial e progetti da segnalarvi, ma prima volevo riportarvi un approfondimento sui moduli camera ufficiali disponibili per il pi (che trovate qui) ed un video che racconta la storia della fondazione.
Inoltre, uno degli utilizzi maggiori del piccoletto è quello di trasformarlo in un media center (su cui ho pubblicato un video in merito), e kodi ha deciso di commercializzare un case protettivo per il pi proprio per creare il completo e perfetto media center domestico.


Bene, ed ora una mega lista di progettini interessanti da fare con il pi nel week end:



Cardboard & VR



Come vi ho riportato nel mio articolo riepilogativo (e con le mie impressioni) sul Google I/O 2016, BigG sta lavorando ad una nuova piattaforma per la realtà virtuale: Daydream.

La VR è un tema così caldo ultimamente che si sta cercando di sfruttarla in tutti i modi possibili: dal mondo della musica a quello dell'industria cinematografica (con progetti tenuti in gran segreto), dagli eventi live ai videogiochi.
Gli smart-phone saranno probabilmente la chiave per tutto ciò, soprattutto in ottica di raggiungere la massa, ma di strada ce n'è ancora tanta da fare...

Ciò non toglie, comunque, che grazie alla piattaforma Cardboard (qui tutti i miei focus al riguardo) possiamo avere già un assaggio di ciò che sarà. E così, anche oggi, vi riporto un po' di esperienze che può valer la pena provare:



Androidtv & Cast



Durante il Google I/O 2016 si è parlato chiaramente anche di Androidtv e delle varie novità che arriveranno grazie ad Android N, nella speranza che aiutino ad aumentare lo share della piattaforma.
Peccato che il mio TV philips 50put6400/12 (qui tutti i miei focus al riguardo) e probabilmente gran parte degli altri televisori con l'OS di google oggi in commercio siano ancora fermi a Lollipop...

Ultimamente philips non sta più rilasciando aggiornamenti frequenti per la propria line-up di televisori (finora la media era di circa uno al mese): la mia speranza è che stiano lavorando ad un upgrade più corposo, magari verso Android 6.0 Marshmallow (e sarebbe anche ora...).
EDIT: philips ha da poche ore avviato il rollout dell'update 000.005.234.013 che non sembra apportare novità apparenti, se non un fix per un bug legato all'accensione automatica del TV.

Ad ogni modo, non è solo sugli aggiornamenti firmware che vale la pena soffermarsi: quelli che contano di più, forse, sono quelli relativi al mondo delle apps (occhio ai ransomware però...). Anche perché di applicazioni interessanti per Androidtv cominciano finalmente ad arrivarne di tutti i tipi, e anche quelle presenti fin dagli albori continuano a ricevere graditi raffinamenti.
Nel frattempo Netflix si è aggiornata portando il supporto alla ricerca globale: finalmente potremo avviare i nostri show preferiti (o trovarne di nuovi) semplicemente sfruttando la ricerca del sistema operativo!


Se non siete disposti o interessanti a cambiare il vostro TV, sappiate che finalmente è arrivata in Italia l'nvidia shield, l'Androidtv più potente di sempre e ricca di funzionalità. Un dispositivo che, se non avessi già acquistato un televisore con integrata l'incarnazione per l'intrattenimento domestico del robottino verde, avrei seriamente preso in considerazione...!


Prima di passare al prossimo (ed ultimo) punto all'ordine del giorno, vi segnalo che VLC 3.0 supporterà il protocollo Cast (presente in Androidtv e giunto all'SDK 3.0): ben presto sarà possibile condividere contenuti dal PC al TV in maniera davvero semplice!



Cyanogen OS & Fire OS


Come da un po' di tempo a questa parte, anche oggi gli ultimi argomenti riguardano Cyanogen OS sul oneplus one (qui tutti i miei focus al riguardo) e l'amazon fire (qui tutti i miei focus al riguardo).


Per quanto riguarda il primo, il one ha ricevuto l'update firmware ZNH2KAS1KN che ha portato in dote Android 6.0.1 Marshmallow e la Cyanogen OS 13.1.

Perché tale update è così importante? Perché apre al mondo delle MODS.

Ve ne avevo parlato tempo fa, ma fondamentalmente le MODS permettono agli sviluppatori di integrare i propri servizi direttamente all'interno di aree dell'OS altrimenti non accessibili: lock-screen, dialer telefonico, fotocamera di sistema e quant'altro.
Grazie a specifiche APIs sarà possibile interagire con esse ed inserire informazioni aggiuntive: dagli ultimi update dai social network direttamente nella schermata di blocco a comandi vocali per gli scatti fotografici tramite Cortana, o ancora dai contatti alle chiamate VoIP integrate direttamente nella rubrica o nel tastierino numerico, etc.

Spero di riuscire a mettere mano presto alle MODS e a mostrarvele in un prossimo focus video!



Per quanto riguarda il tablet super economico del gigante dell'e-commerce, invece, vi riporto la notizia che in USA esso risulta essere uno dei più venduti in assoluto e che amazon ne sta ulteriormente riducendo il prezzo di una decina di dollari.

Nel frattempo amazon continua a rilasciare update silenti per il suo piccolino: nel giro di pochi giorni sono arrivati prima l'update 5.1.2.1 e successivamente la versione 5.1.4. Entrambi gli update non hanno portato novità rilevanti se non la funzionalità On Deck per poter scaricare i video di Amazon Video offline, e la possibilità di spostare libri e riviste sulla scheda microSD.



Bene!
Prima di salutarvi voglio segnalarvi, se non li aveste già guardati, due video che ho pubblicato recentemente sul mio canale YouTube relativi a 5 strumenti di precisione (e non) che utilizzo nelle mie prove e 5 modi in cui resuscitare un vecchio dispositivo inutilizzato:




E questo è davvero tutto per oggi.
A presto!