21 febbraio 2015

Devi fare tutto quello che non puoi non fare (cit.)


Come saprete qualche giorno fa ho pubblicato un articolo nella mia serie after the buzz (con la quale cerco di tenermi/vi aggiornato/i sui vari device sotto la mia lente di ingrandimento).

Oggi ho parecchie novità che vanno a completare quanto riportato in quell'articolo (al quale, se ancora non lo aveste fatto, vi consiglio di dare uno sguardo).

Si comincia!

Visto che questo post è una ripresa del precedente, direi di seguirne lo stesso copione, cioè l'ordine con cui ho recensito i vari dispositivi nel corso dell'ultimo anno.



La soap opera sull'update a Lollipop del motorola moto g (recensione / dopo 6 mesi) sta finalmente volgendo al termine, e con essa arriverà anche il mio speciale al riguardo: il rollout del firmware 220.27.1 contenente la versione 5.0.2 di Android è iniziato anche in Europa, e nel corso della prossima settimana giungerà su tutti i terminali!

La serie G è stata un successo per motorola, che ha ufficializzato la versione 4G LTE in Brasile del modello 2014 ed ha anche avviato il rilascio dei vari update per tutte le varianti (es. in Canada [2013] ed in Italia [2014]).

Già si parla comunque di Android 5.1: arriverà anche lui sul moto g? Speriamo proprio di sì... ma considerando l'ottimo lavoro svolto finora dalla casa dalla m alata non dovrebbero esserci sorprese negative in tal senso.
Ad ogni modo, visto il fantastico supporto da parte della community per il terminale, si può tranquillamente affermare che il piccoletto della casa statunitense-cinese avrà ancora vita lunga!



Il secondo dispositivo preso in esame è stato il google chromecast (recensione / dopo 6 mesi).
Il panorama dell'home entertainment nell'ultimo anno è stato completamente stravolto dall'arrivo della pennetta di BigG, tant'è che nel corso degli ultimi 12 mesi abbiamo visto una marea di nuovi pretendenti alla ricerca di una fetta di questo settore nascente.
Qualcomm sembra ci si stia buttando a capofitto, ma è solo una delle tante.

Ogni nuovo contendente deve e dovrà affrontare i problemi con cui anche google si è dovuta scontrare: primo fra tutti la creazione di un ecosistema che ruoti attorno al mero pezzettino hardware che finisce nelle case degli utenti finali. BigG è riuscita a convincere veramente tanti sviluppatori, e ad oggi il chromecast offre un parco di applicazioni e funzionalità anche uniche nel settore (come vi ho fatto vedere in precedenti focus).

Tanti sviluppatori di terze parti hanno abbracciato l'ecosistema di google e continuano e continueranno ad arrivare nuove apps/funzioni/possibilità, premiando soprattutto la fiducia di chi ci ha creduto fin dall'inizio.

VLC 3.0 aggiungerà il supporto alla pennetta, e con esso probabilmente anche l'ultima delle barriere sarà annullata: la possibilità di condividere con facilità filmati dal PC al TV!

Nell'attesa, intanto, potremmo sbizzarrirci con un po' di giochini pensati proprio per il chromecast.



Le star della puntata odierna, però, sono i due successivi prodotti a cui si rivolse la mia attenzione lo scorso anno: il primo è il pebble steel (recensione / dopo 6 mesi) e la relativa piattaforma Pebble OS.

L'altra volta vi avevo riportato le ottime vendite dei dispositivi pebble dal primo modello prodotto, cifre che hanno superano quelle dell'ecosistema di google: androidwear. Quest'ultime hanno fatto pensare ad un poco interesse generale verso il mondo dei wearable (che invece dovrebbe esplodere nel corso dell'anno), un mercato che sta sicuramente attendendo l'arrivo dell'apple watch, il cui valore, però, -a mio avviso- dovrà essere tutto dimostrato.

E tra chi propone prodotti sicuramente alternativi (misurazione delle nostre prestazioni sessuali?), Eric Migicovsky (CEO, Pebble) ci parla di quella che sarà l'evoluzione della sua creatura.
Si parla di nuovi paradigmi, di qualcosa che andrà completamente su un'altra strada rispetto a quanto realizzato finora sia da pebble che dalla concorrenza... E noi attendiamo con ansia di capire dove la start-up voglia andare a parare.

Nel frattempo sulla home page del sito ufficiale di pebble, campeggia un countdown che scadrà tra qualche giorno: molto probabile l'arrivo di una versione migliorata dello smart-watch dell'azienda.
I rumor vogliono un dispositivo più sottile e con display a colori ma sempre a tecnologia e-paper!



Ad ogni modo, per ora restiamo con i piedi per terra perché c'è già ben altra carne sulla brace: pebble ha aggiornato il firmware dei suoi dispositivi (versione 2.9) ed anche le relative companion app per Android ed iOS!



E questa volta l'update è stato davvero corposo:

Io ne ho approfittato per pubblicare sul mio canale YouTube un video dedicato proprio all'aggiornamento:



Pebble è una realtà davvero interessante, aperta, e a cui è facile avvicinarsi anche per gli sviluppatori: le applicazioni sono scritte nel linguaggio JavaScript, proprio quel linguaggio che ha (e sta) rivoluzionato il web, e che continua a cambiarne le regole (vedi anche Firefox OS).
Per chi fosse interessato, qui una guida per la realizzazione di apps in JS per la piattaforma pebble.




L'apertura dell'ecosistema, come vi ho anche mostrato nel video ed in focus precedenti, si riflette anche sulla possibilità di avere client non ufficiali su piattaforme non ancora supportate dal produttore, cosa attualmente non possibile con le altre piattaforme per orologi intelligenti presenti sul mercato.


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La seconda star di oggi è il quarto dei device passati sul mio banco di prova: lo jolla phone (recensione / dopo 6 mesi).

In questi giorni è partito il rilascio dell'update #11 (versione 1.1.2.15 / Yliaavanlampi).

Sailfish OS (recensione) continua a ricevere bug fixes e nuove funzionalità (qui una anteprima di quello che verrà), anche se per ora l'ultimo avanzamento di piattaforma è riservato a chi ha deciso di aderire al progetto early access.
Ve ne avevo parlato l'ultima volta: in pratica aderendo al programma si possono ricevere in anticipo gli aggiornamenti per verificare la presenza di bug o altro; e se nella fase di prova (che dura da una a due settimane) non si dovessero verificare particolari anomalie (come invece accadde sotto Natale), l'update verrà poi esteso a tutti gli altri utenti.

Ad ogni modo, tra le novità più importanti troviamo una nuova applicazione per il meteo, integrata direttamente nell'area di notifica, un nuovo browser web con tanto di modalità di navigazione privata, ed il supporto ufficiale alla TOHKBD.

Già proprio l'altra metà con tastiera fisica annessa che pian pianino sta prendendo sempre più forma:

Come ormai saprete molto bene, i progetti della community che ruotano (o che sono in ricerca di fondi) attorno a jolla sono innumerevoli, ma non sono rivolti solo all'hardware con le TOH.

Apps, guide e le patch software provenienti dagli sviluppatori indipendenti sono tantissime (se ne trovano a bizzeffe sugli openrepos). Esse permettono di andare a modificare veramente molti aspetti della UI, di aggiungere nuove funzioni o di aiutare gli utenti a personalizzare ancora più a fondo il proprio dispositivo:

Sailfish OS, inoltre, può essere compilato per poter essere eseguito su dispositivi nati con Android. E per chi volesse cimentarsi, qui vi è una guida per portare il sistema operativo sul proprio device del robottino verde.



Ma non solo: l'OS è stato portato perfino sul raspberry pi 2!
Qui l'immagine ISO completa mostrata nel video.


Jolla è tra gli innovatori più interessanti degli ultimi tempi, secondo ABI Research, e sarà presente ovviamente al MWC2015, con il tablet e con le novità promesse per Sailfish OS 2.0!

Non vedo l'ora di saperne di più!



Se l'altra volta vi avevo lasciato con la notizia che sarebbe stata presentata la nuova ROM ufficiale di oneplus per il suo one (recensione), oggi ho la possibilità di aggiungere qualche informazione in più al riguardo.

E non sono necessariamente tutte note positive...

La start-up cinese ha ingaggiato diversi sviluppatori, legati al mondo delle ROM custom after-market, tra cui ben 6 provenienti dall'ottima Paranoid Android.
Che fine farà perciò quel progetto al momento non è dato sapere...

La Oxygen OS -questo il nome-, invece, sarà basata su Lollipop e sarà rilasciata a Marzo per il one. Ma la cattiva notizia è che a differenza di Cyanogen OS, su cui si basa attualmente il firmware pre-installato sul telefono -ancora in attesa dell'update ad Android 5.0.2-, la Oxygen non sarà open-source!

La scelta non mi entusiasma per nulla: oneplus sta facendo veramente di tutto per tenermi sempre più lontano dal suo operato.

Ed è un vero peccato considerando il grande potenziale di un dispositivo che ha cambiato per certi versi le regole del gioco nel mercato ormai saturo degli smart-phone.
Ho spesso elogiato il one, soprattutto il suo reparto multimediale, e vedere la direzione in cui si sta muovendo l'azienda che lo ha portato alla luce mi fa solo che storcere il naso :-(

Interessante, invece, quello che arriverà con la prossima release della CM12s per il one: finalmente il risveglio vocale!


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Come vi avevo promesso durante la recensione, ho provato ad aggiornare a Firefox OS (recensione) 2.1, 2.2 e, addirittura, 3.0 il mozilla flame.

Ho dovuto poi effettuare un downgrade al "vecchio" firmware 2.0 poiché le versioni in sviluppo del sistema operativo open-source dell'ente sono decisamente ancora troppo buggate per poter essere utilizzate quotidianamente (o anche solo per un pomeriggio..!).

Al momento, quindi, occorre attendere ancora un po', e sicuramente durante la kermesse di Barcellona avremo nuovi dettagli sull'evoluzione della piattaforma, che sta spingendo sempre più su vari fronti: come l'IoT!

E progetti interessanti vengono, anche qui, portati avanti con successo dalla community.



Bene!
Direi che anche per oggi è tutto...

Ci sentiamo presto :)