26 gennaio 2015

Ti prometto che qualunque cosa accada, io non ti lascerò (cit.)


Siamo in pieno inverno, le vacanze di fine anno sono passate da un bel pezzo, e sono finiti (grosso modo) anche tutti gli avanzi di cibo -pandori, panettoni e dolciumi vari- che fino all'altro giorno erano sparsi in giro per la casa :-D

Ma io non mi sono dimenticato!
Eh sì, dopo la lunga pausa dovuta alla recensione completa dell'ultimo giocattolino arrivato sul banco di prova, il flame di mozilla ed il sistema operativo che lo muove, ho finalmente avuto il tempo di riprendere nuovamente il controllo della situazione...

Ricomincia l'anno: torna una nuova puntata after the buzz!

L'ultima volta (vedi qui) vi avevo lasciato con diverse novità, e visto che è passato poco più di un mese da allora, di carne al fuoco ce n'è da aggiungere molta.



Direi di partire subito con jolla, visto che i primi mesi dell'anno per la start-up finlandese saranno veramente pieni di cose da fare: è in arrivo il MWC2015, durante il quale sarà mostrata la nuova direzione della UI di Sailfish OS (recensione).

Infatti, l'interfaccia dovrà divenire compatibile con diverse risoluzioni video, visto anche l'arrivo nel Q2 dello jolla tablet. E si vocifera la possibilità di un successore dello jolla phone (recensione / dopo 6 mesi), visto che quest'ultimo ha ormai sulle spalle ben più di un anno di vita.

Oltre al MWC, comunque, jolla sarà presente al FOSDEM 2015 in Brussels, evento gratuito dedicato all'open-source in programma dal 30 gennaio al 1 febbraio. Qui il topic sul forum di jolla.


Nonostante tutto, però, il primo jolla phone è più vivo che mai, ed anzi ora è possibile acquistarlo ad un prezzo di 249€ direttamente dallo shop online di jolla (aggiornamento: anche in Italia).
In più è possibile approfittare dell'offerta a tempo limitato per acquistare -alla stessa cifra- il telefono con in bundle due TOH coloratissime (lime e nadeshiko pink).


Ma visto che ho introdotto il discorso TOH, oltre alle due nuove ufficiali (che è chiaramente possibile acquistare indipendentemente dall'offerta che vi ho appena descritto), il lavoro della community procede.


Il "solito" Dirk (dopo la TOHKBD, la SolarTOH, la LeTOH e le innumerevoli altre) ha progettato -ed è già in fase di pre-ordine- una nuova altra metà: questa volta si tratta di un bumper completo che proteggerà tutto il retro ed i bordi dello jolla (il modello qui sopra raffigurato).

Ma non finisce qui, poiché se siete degli smanettoni e ve la cavate con l'elettronica, potreste essere interessati a crearvi una Breadboard TOH tutta vostra! ;-)

Oppure un bell'ibrido tra la Breadboard e la LeTOH.



Il lavoro della community, come ormai saprete, non si limita solo alla creazione di TOH per il telefono di jolla, ma esistono anche tantissimi progetti di porting del sistema operativo Sailfish su altri smart-phone nati con Android.


Qui potete seguire gli avanzamenti di quello per l'HTC Desire HD.

Invece, nel qual caso foste interessati proprio all'architettura stessa di Sailfish OS, oltre alla mia recensione, potrebbe interessarvi questo contributo di XDA.



Ma dove gli smanettoni della community di jolla non smetteranno mai di dare il proprio contributo, sono le patches applicabili all'OS (che è in gran parte open-source, e chiaramente smanettabile):
  • come inserire i comandi per il player musicale direttamente nella lock-screen (e questa features arriverà con i prossimi update ufficiali)
  • come abilitare il widget meteo dell'applicazione meecast sempre nella lock-screen (ed anche qui, il meteo arriverà in via ufficiale nel pannello degli eventi)

Restando in tema applicazioni, ci sono interessanti novità o nuovi arrivi sullo store:

Piccola nota per quel che riguarda l'update #11: inizialmente previsto proprio per gennaio, dati i molti appuntamenti dei prossimi mesi, e vista anche la complessità del lavoro sulla UI del sistema nonché la mole di bug fixing e completamento del porting del sistema alle QT 5.2, ci sarà ancora da aspettare.
E per la prima metà dell'anno è molto probabile che la cadenza mensile dei rilasci continuerà a non essere rispettata.

Il prossimo update, comunque, dovrebbe rinnovare il browser: qui vi è una anteprima.

Ad ogni modo... poco male: meglio un lavoro fatto con criterio che un qualcosa buttato lì solo perché si vogliono rispettare date decise a tavolino.



Chi si sta, invece, facendo attendere -forse- un po' più del dovuto è motorola.

Che fine ha fatto lollipop per i moto g (recensione / dopo 6 mesi) europei (visto che in USA ed in India la fase di rollout è ben che iniziata, sia per la prima che per la seconda generazione)?

Mentre il moto g play edition viene definitivamente tolto dal mercato (con tutta la serie GPe), ed una nuova versione LTE del (ex) piccoletto esce allo scoperto (presentata oggi la variante cinese), la casa dalla m alata ci fa sapere che il rollout dell'update ad Android 5.x verrà avviato in Europa solo nei prossimi giorni.

Ci sono stati dei ritardi causati dai diversi bug presenti nelle prime due release pubblicate da google (la 5.0 e la 5.0.1). Per questo motivo da noi arriverà direttamente la 5.0.2, non appena terminerà la fase di test già iniziata.

Per chi volesse comunque sperimentare i firmware destinati all'estero (e già pubblicati), può sempre rivolgersi ad XDA. E nel qual caso dovesse fare qualche pasticcio, qui è presente una guida per l'unbrick del telefono.

Sempre gli smanettoni possono divertirsi a modificare l'aspetto del terminale, magari utilizzando questo tema minimale. E se foste interessati a capire come funzionano i sensori di luminosità e prossimità del moto g, in questo articolo troverete informazioni dettagliate al riguardo.



Ad ogni modo, motorola non si è scordata del tutto di noi, e dopo la boot animation per le feste, ha aggiornato migrate, l'applicazione che permette di trasferire i nostri dati da un vecchio telefono ai nuovi smart-phone della casa dalla m alata.
L'aggiornamento porta dei piccoli raffinamenti grafici in stile Material Design, nonché il supporto ad altre piattaforme utilizzabili come sorgente dati. In più sono arrivati dei minor update anche per connect ed assist.

Ma sono trapelati gli apk aggiornati di tutte le altre app motorola: nei prossimi giorni ci si aspetta quindi che esse arrivino ufficialmente sul Play Store per tutti gli utenti.



Altro device che riceverà lollipop da qui a fine febbraio (si spera) è il oneplus one (recensione).
E ne arriveranno due versioni: la CyanogenMOD 12s, studiata appositamente per il phablet della start-up cinese, nonché -più avanti- una versione stock curata direttamente da oneplus.

Di quest'ultima ne esiste già una versione alpha che può essere provata (e qui un video del firmware). E se doveste fare casini nel testarla, qui una guida per ripristinare il firmware originale ufficiale (CyanogenMOD 11s).

Varie voci sussurrano che dietro questo secondo firmware ci sarebbe il team di IUNI OS (una custom MOD di Android molto popolare in Cina), i quali sarebbero stati assunti proprio da oneplus per rimpiazzare cyanogen a seguito dei dissidi degli ultimi tempi...

Fatto sta che le polemiche che ci sono state nel periodo pre natalizio (ve ne ho parlato ampiamente proprio nell'ultima puntata) hanno sicuramente portato ad una rottura tra i due team (un gran peccato!). E difficilmente vedremo sul futuro e già chiacchierato oneplus two (se questo sarà il nome, sempre che si tratterà di un solo dispositivo) la CyanogenMOD.

Oltre al fatto che probabilmente ne verranno creati due modelli in base al mercato di destinazione (e fin qui non c'è nulla di strano), sicuramente tornerà anche "la giostra degli inviti" (oltre alla possibile entrata di oneplus nel mercato dei wearable). Ma, a causa di problemi nella produzione dello Snapdragon 810 (SoC scelto per muovere il terminale), il oneplus two potrebbe subire dei ritardi.

In generale stiamo parlando, comunque, di un nuovo top di gamma a prezzi vantaggiosi, come fu il primo modello.


Ed infatti, dopo 6 mesi dalla sua uscita (e dalla mia recensione), il one dimostra ancora di essere un ottimo dispositivo.
Come saprete io ho dato via la mia unità, poiché non mi ci trovavo con le dimensioni. Ma sulla bontà dell'hardware (a parte qualche unità fallata) e sulla qualità del software non ho mai avuto molto da ridire.

Anche onplus è consapevole dell'ottimo prodotto, tant'è che stanno aprendo pian piano a nuovi mercati: finalmente è passata la certificazione per la Russia, sembra siano state riaperte le vendite in India, ed il device dovrebbe arrivare anche in Indonesia (senza sistema di inviti tra l'altro).

E così, se anche il milione di vendite desiderato non è stato raggiunto a fine 2014, comunque ci si è andati vicini, e oneplus ha ringraziato a modo suo molti dei primi acquirenti.
Con le vendite lampo dei giorni passati (20 gennaio, 2 ore senza inviti), poi, sicuramente il numero di prodotti immessi sul mercato avrà già superato quell'obiettivo.

Nel frattempo è in arrivo anche un nuovo accessorio ufficiale: una back-cover in vimini!



Il one è e rimarrà sempre un device per gli smanettoni, c'è poco altro da dire (attenzione a non fare danno però...).
Per questo motivo progetti su progetti riempiono i forum di mezzo mondo, e soprattutto XDA:


Ho lasciato per ultimi i due dispositivi non smart-phone al momento sotto la mia lente di ingrandimento.
E per entrambi posso dire che il 2014 è stato davvero un ottimo anno. Soprattutto per quel che riguarda l'espansione dei relativi ecosistemi.

Sto chiaramente parlando del pebble steel (recensione / dopo 6 mesi) e del google chromecast (recensione / dopo 6 mesi).



Partendo dallo smart-watch della start-up nordamericana, il 2014 è stato sinonimo del superamento delle 5000 applicazioni studiate e scritte appositamente per l'ecosistema Pebble.

Ed effettivamente, nonostante le critiche che in tanti hanno mosso verso il gioiellino di pebble, con quell'orologio si può fare veramente quasi di tutto. Sarà anche per questo che al CES2015, contro ogni aspettativa, non è stato presentato alcun successore. Non era giunto ancora il momento...
L'appuntamento è perciò rimandato a data da destinarsi.

Ad ogni modo, durante le feste, pebble stessa ha pubblicato sul blog ufficiale sei articoli con le migliori applicazioni scelte nelle seguenti categorie:
  1. Miglior applicazione dell'anno
  2. Le scelte dello staff
  3. Watchfaces
  4. Tools ed utilità
  5. Gestione notifiche e controlli da remoto
  6. Uso quotidiano e giochi

Mentre rimaniamo in attesa del nuovo firmware, che porterà la compatibilità con la piattaforma Androidwear, non posso che continuare a congratularmi con l'ottimo lavoro svolto finora dalla piccola azienda.



Ma anche l'ecosistema del chromecast ha avuto un'esplosione non indifferente: inizialmente c'era stata un po' di diffidenza, ma ormai la strada è stata aperta e di apps ne sono arrivate davvero tante.
  1. Le migliori app compatibili con il chromecast per Android
  2. 100 app imperdibili compatibili con il chromecast per iOS (tra l'altro AllCast è arrivato anche su questa piattaforma)
  3. Le migliori app gratuite per il chromecast del 2014

E sono state pubblicate anche alcune guide su come utilizzare al meglio il piccolo dispositivo di BigG:
  1. 10 trucchi per ottenere di più dal chromecast
  2. 5 cose da sapere sul chromecast
  3. I migliori Tips&Tricks per il chromecast

Del resto il dongle di google (ed i suoi Chromebook) sono stati tra i prodotti più venduti su Amazon a fine anno (ottimi regali per il Natale), raggiungendo anche i mercati di India e Nuova Zelanda.
E stanno arrivando anche altri dispositivi direttamente compatibili con la soluzione di BigG, come il proiettore full HD di Acer.

Il mercato dell'entertainment nella sala da pranzo, insomma, sta contagiando un po' tutta l'industria e per questo motivo di competitor ne stanno spuntando come funghi: Xiaomi ha recentemente presentato il suo anti-chromecast, ma vi è anche la soluzione di Airtame. Senza dimenticarci (per ora solo in USA) della pennetta di Walmart: Vudu.

Tutti cercano una fetta di questo mercato ancora un po' inesplorato, compresa Intel.

E Matchstick (ve la ricordate no? la pennetta con Firefox OS completamente open-source e senza vincoli) ha addirittura avviato una piattaforma open-source di streaming (Flint) proprio per combattere la soluzione proprietaria di google, con vari partner pronti ad entrare in gioco.


Google ha perciò rincarato la dose (dopo aver definitivamente ucciso la GoogleTV) estendendo la sua piattaforma di cast anche al solo streaming audio: Google Cast for Audio.
Una sorta di competitor di Airplay di Apple, ma ovviamente esteso a più partner e compatibile con vari dispositivi e varie app (anche se alcune lo stanno già boicottando in favore di soluzioni proprie, vero Spotify?).


Bene, è stata una lunga puntata, ma siamo giunti al termine!
Non mi resta che salutarvi... a presto!