27 aprile 2014

Molto da apprendere ancora tu hai (cit.)


Buondì!

Sarà il caldo di questi giorni, sarà la noia delle festività (allungate anche dai ponti), sarà la mia curiosità intrinseca...
Ogni tanto è bene andare un po' più a fondo, anche perché è bello scoprire cose nuove, no?

Questo post fa parte della serie after the buzz (vedi anche articolo precedente), e infatti tornerò a parlarvi dei gingilli che dall'inizio di questa strana avventura sono passati sotto la mia lente di ingrandimento, ognuno rappresentante di uno specifico trend che tra i tanti stanno portando avanti la rivo-evoluzione digitale degli ultimi anni: moto g (recensione) -smartphones-, chromecast (recensione) -internet of things-, ed il pebble steel (recensione) -wearables-, che si è aggiunto da poco all'allegra combriccola.



Voglio iniziare proprio da quest'ultimo, poiché essendo il nuovo arrivato ed avendolo analizzato a fondo in tempi non sospetti, non ho molto altro da aggiungere...
Se non conferme: vi confermo la bontà dell'orologio! È bello bello in modo assurdo (cit.), comodo al polso e se ne sta lì silente (mooolto a lungo!) finché non viene disturbato :)

Insomma: fa il suo sporco lavoro di notificatore (ma non solo!), e devo dire che sta lentamente cambiando il modo di vivere che ho del mio smart-phone... Ma magari su questo ci tornerò in altra occasione.

Invece voi, se siete in partenza per le vacanze o per un viaggio, e magari pensate di spostarvi con Air Berlin, forse potreste essere interessati alla loro nuova applicazione, perfettamente studiata per il vostro gioiellino da polso.

La concorrenza (a.k.a. Sony) cerca di recuperare un po' di terreno implementando funzioni base della piattaforma pebble, o prova (leggasi LG) ad anticipare qualche dettaglio di quel che verrà, ma siamo ancora lontani...
Sicuramente più interessante il lavoro prettamente estetico di altri, ma anche qui se ne riparlerà più in là, e chissà a che prezzo! (vero motorola?).


Tornando, invece, allo steel, una cosa che forse era sfuggita nella mia recensione e nei vari focus precedenti, è che è sì un companion device, ma questo non significa che sia del tutto inutile anche in solitaria:


Basterà attivare la modalità aereoplano per disattivare la connessione bluetooth (in modo da risparmiare anche qualcosina dal punto di vista dei consumi), e seppur in modo molto limitato, potremmo continuare ad utilizzarlo. Se non altro, almeno come orologio (ma anche come contapassi, per giochicchiare, e mille altre cosette...).

Parlando proprio di queste mille altre cosette, l'ecosistema pebble continua ad ingrandirsi di watch-faces e nuove apps, visto anche il concorso conclusosi da poco. Molto interessanti, però, sono quelle applicazioni già presenti nel Pebble App Store che continuano ad aggiungere funzioni su funzioni ogni giorno che passa: finalmente si comincia a intravedere l'interoperabilità!

Di che cosa sto parlando?
Guardate un po' di cosa è capace la rinnovata app Music Boss: il che ci riporta direttamente al secondo argomento della giornata!



Il chromecast di google continua il suo tragitto tra aggiornamenti ed arrivo di nuove applicazioni compatibili. Se da una parte, infatti, google stessa aggiorna (in modo silente) il firmware portando principalmente bug fixes e qualche nuova funzione, dall'altra finalmente permette il live-streaming da YouTube (sia da PC che dalla rinnovata app YouTube per Android).

Tantissimi sviluppatori stanno aggiungendo, poi, la compatibilità al dongle di google nelle loro app:
Il problema più grande è che la maggior parte per ora non sono accessibili in Italia, ed è qui che la piattaforma (in ascesa) di entertainment di google arranca un pochino... Speriamo che presto anche da noi si aprirà qualcosa, come successo per gli altri servizi (una tra tutti la suite Play che finalmente è completa anche in queste isolate lande italiane, con l'arrivo di Edicola).

Se siete attirati, invece, dai bellissimi sfondi che cambiano in automatico a rotazione su Chrome OS per chromecast, potreste essere interessati a scaricarli tutti da qui!

Non mancano, poi, leaks di funzionalità che presumibilmente verranno introdotte con prossimi aggiornamenti firmware: si parla di news e meteo.


Ma forse la vera notizia è che Videostreamer, non so se ve la ricordate (ve ne ho parlato durante i vari focus dedicati al chromecast), è stata aggiornata da poco e finalmente permette la riproduzione dal vostro PC di contenuti nei formati .mkv, .avi ed .mp4.

Videostreamer non è l'unica ad offrire questi supporti: anche Wondershare DreamStream con la sua nuova applicazione per ambienti Windows permette di condividere (sul nostro televisore) video in tantissimi formati.

Forse queste notizie cambieranno le carte in tavola per qualcuno di voi, ed il fatto che la pennetta di google sia disponibile anche in negozio fisico, mediaworld, sempre a 35€, potrà attirare ancor più la vostra attenzione. Sempre che, invece, non siate interessati alla ancora oscura Android TV...

Vorrà google rendere la sua chrome-pennetta compatibile con quelli che (in teoria e chissà quando) saranno gli standard condivisi per l'interconnessione tra i vari oggetti che fanno della connessione ad Internet il loro stesso motivo di esistenza?
In fondo sarebbe carino che la marea di aggeggi (che si stima arriveranno letteralmente a circondarci nei prossimi anni) siano in grado di dialogare tra loro nella stessa lingua...



Ma tornando al presente, non posso che continuare a parlarvi del moto g (e direi di non essere il solo a tornarci su e su più volte...).
Perché? Beh in questi giorni mi sono concentrato molto sul pebble steel, e ho giochicchiato con la connessione (la vedremo fra poco) tra i due dispositivi. Ho visto che, come vi anticipavo ad inizio post, sto lentamente cambiato modo di interazione con il mio smart-phone: mi sono concesso il lusso di impostare al minimo la luminosità del display. Ed ho scoperto una cosa intere-quietante...
Perché questo orrido neologismo? Perché la durata della batteria del moto g ne ha risentito (in meglio) in maniera impressionante.


luminosità automatica vs luminosità al minimo

Come potrete notare, la differenza è imbarazzante. A parità di uso si parla di 64 ore contro 108! Ben 44 ore di scarto: praticamente 2 giorni!

Sto indagando a fondo al riguardo, e sicuramente tornerò sull'argomento e vi farò sapere se avrò scoperto qualcosa... Certo è che, se c'è qualche problema con la gestione della luminosità, potrebbero verificarsi un bel po' di disagi in queste giornate soleggiate e, soprattutto, con l'arrivo della bella stagione...

Sarà forse anche per questo motivo che motorola ha promesso un aggiornamento per quanto riguardo la gestione della batteria, che deve soffrire di qualche bug (?).

Non so se vi ricordate del problema che avevo evidenziato nella recensione di questo gioiellino della casa dalla m alata, vi riporto lo screenshot incriminato:


Speriamo che l'update aiuti anche nei consumi generali... Anche se il moto g tutto sommato si conferma avere un'ottima autonomia!


Sempre rimanendo in tema update, sia software che firmware, si vocifera di un nuovo aggiornamento in arrivo a breve per Assist che introdurrà la Drive Mode, presente sul moto x e ancora mancante sul g. Tale modalità è davvero interessante, poiché permette al telefono di capire che siamo alla guida della nostra automobile e di attivare automaticamente l'altoparlante in caso di telefonate e messaggi in arrivo.

Inoltre sembra che arriverà a breve un aggiornamento per Android alla versione KitKat 4.4.3, ed il moto g dovrebbe essere in pole-position per ricevere quanto prima l'update!
E a proposito di aggiornamenti, motorola ha festeggiato da poco i 50 aggiornamenti software dal lancio del moto x, con un evento Hangout, nel quale Punit Soni (VP Software, Motorola) ha parlato anche di successori per moto x (moto x+1 ?) e moto g (moto e ?). Qui l'interessante video dell'evento.


Parlando di successori, varianti e quant'altro, sembrerebbero star per arrivare sul mercato (per lo meno quello sudamericano, mercato di punta per motorola), altre due varianti del moto g, che continua a vendere a tonnellate:
  1. la finalmente tanto chiacchierata variante LTE, forse con qualche differenza hardware, a parte ovviamente il reparto antenne;
  2. ed una non meglio precisata Ferrari edition, probabilmente, invece, una versione classica del moto g (come è sempre stato finora), ma con scocca (eventualmente rossa) con il cavallino rampante stampato.


Tornando invece ai giorni scorsi, vi ho detto che ho effettuato varie prove di connessione tra moto g e pebble steel, ed ho notato due cose interessanti:
  1. il pebble steel sfrutta il protocollo low energy del bluetooth in versione 4.0, fortunatamente presente sul moto g. E come sospettavo, i consumi sono irrisori: probabilmente (anzi sicuramente) avrei consumato molta più batteria del telefono per controllare le notifiche sul display dello smartphone anziché visionarle sull'orologio, connesso 24/24 al moto g;
  2. la modalità trusted device reagisce bene alla modalità assistita e malino al bluetooth LE. Mi spiego meglio: quando si attiva la modalità assistita in notturna (se la abbiamo configurata sul nostro moto g, e se non sapete cosa sia andate a vedervi la prova dettagliata sulle peculiarità del moto g), il blocco schermo non viene più bypassato come vorrebbe l'impostazione di sicurezza. Ciò ha senso, poiché se siamo a nanna, di certo non useremo lo smartphone e non potremo essere sicuri della sua sicurezza. Per quanto riguarda il bluetooth LE, invece, per come funziona il protocollo stesso, vi sono frequenti connessioni e disconnessioni (per risparmio energetico) e questo a volte crea confusione alla funzione trusted device. A questo punto non saprei dire se dipende da qualche bug sul software del pebble o del moto g... vi terrò aggiornati in merito!


Intanto google tiene ben chiara la decisione di separare tutte le applicazioni dal core del robottino verde, e dopo aver spostato la maggior parte delle sue apps al di fuori dell'AOSP e dentro il Play Store (mossa saggia e giusta), pubblica anche una propria applicazione Fotocamera.


Visto che la parte fotografica non è il massimo del massimo sul moto g, come riportato nei miei focus (ok per i social, ma niente più), ho deciso di mettere a confronto i due software, anche per capire se la scarsezza del moto g sia imputabile all'HW o al SW (cosa comunque riconosciuta anche da motorola che sembra apporterà dei miglioramenti in futuro all'applicazione camera).

Ho confrontato le due app sia dal punto di vista applicativo che dei risultati degli scatti ottenuti in varie situazioni.

Comincio subito con la parte "facile": una comparativa tra le due apps.
Non c'è un chiaro vincitore: se dovessi scegliere, credo che preferirei l'app di motorola, perché per ora è più completa e sfrutta decisamente meglio lo spazio dato dall'ampio display del moto g.

Se da una parte (motorola) abbiamo HDR, foto panoramiche, video slo-motion e interfaccia ottimizzata per benino; dall'altra (google) abbiamo la simpatica (ma niente di strabiliante) funzione Lens Blur e la possibilità di scegliere la risoluzione con cui scattare le foto e riprendere i video (con l'app motorola sono fisse a 5mpx e 720p rispettivamente).

Purtroppo il moto g, come saprete, non ha il giroscopio e questo impedisce all'app di google di abilitare le funzionalità Photo Sphere e Panorama. Veramente un peccato!


Di seguito alcuni screen-shot delle due app (ne riporto solo alcuni dell'app motorola, poiché l'analisi completa l'ho fatta a suo tempo e vi invito ad andare a vedere l'articolo in merito):

camera motorola vs spazio sprecato camera google


impostazioni camera e video raggruppate tutte nello stesso posto nell'app di motorola


nell'app di google occorre prima selezionare la modalità e poi avere i settaggi specifici






impostazioni specifiche per fotocamera e registrazione video


aiuti utili durante l'utilizzo dell'app di google, come l'impossibilità di catturare la foto oppure di ruotare il device per registrare correttamente il video


Come funziona la modalità Lens Blur?
Una volta attivata questa funzione e scattata una fotografia, occorrerà muovere il device lentamente (come indicato dalle istruzioni a video) per far catturare più fotogrammi all'applicazione.

Terminata la procedura, l'immagine sarà renderizzata e sarà possibile applicare (direttamente dall'app Google+ Foto che viene aperta in automatico) gli effetti di blur (ho riportato due esempi in fondo).

Selezionata la quantità di sfocatura desiderata, basterà premere il tasto Done ed il gioco sarà fatto.



Di seguito vi riporto alcuni scatti che ho effettuato per testare le due apps in varie condizioni (camera motorola sempre a destra o sotto, e camera google sempre a sinistra o sopra).
Tutte le foto sono state scattate con impostazioni automatiche, senza cambiare nessun parametro.

Tutte punta e scatto (nota: dopo l'ultimo update, con la camera motorola è possibile scattare anche premendo i tasti del bilanciere del volume!).

Da notare la differenza di formato tra gli scatti dell'app google a 2592x1944 px contro gli scatti dell'app di motorola a 2592x1456 px.


macro in interna con luce artificiale "calda"



macro con riflesso, da notare i colori falsati dell'app di google (in alto): la cover del moto g sembra quasi rossa, invece che ciliegio.



macro in interna con luce naturale


crop 100% delle due precedenti immagini


foto in esterna con luci e ombre, l'app motorola ha abilitato automaticamente l'HDR



foto in esterna con luce naturale senza ombre, l'app motorola ha attivato nuovamente l'HDR






immancabili macro sui fiori, in esterna con luce naturale



crop 100% delle precedenti immagini


foto in esterna con luce naturale


foto in interna con luce artificiale "fredda" ed ombra




foto in interna con luce artificiale "fredda"



macro in interna con luce artificiale "fredda"



foto in interna in controluce


due esempi di Lens Blur


Dai test effettuati, è un po' un terno al lotto! :D

Per quanto riguarda gli scatti in interno e le macro in generale direi che sembra comportarsi meglio l'app di motorola (scatti sempre sulla destra o sotto): i colori sono più naturali e c'è qualche dettaglio in più...
In esterna, alcune volte (quando l'app motorola non abilita l'HDR in automatico), se la cava forse meglio l'app di google (scatti sulla sinistra o sopra), anche se in generale tende sempre a falsare i colori, o a scattare più lentamente con il rischio, come nelle foto dei fiori, di ottenere immagine mosse.

Direi che anche dal punto di vista degli scatti fotografici, per ora (in attesa di futuri update), tendo a preferire la soluzione della casa dalla m alata, e a volta la scelta è obbligata, poiché l'app di google non produce scatti affidabili (gli esempi delle macro sui fiori sono lampanti).


Bene, con questo concludo il lungo articolo prima di ammorbarvi del tutto...

Vi saluto!
A presto :)