2 marzo 2014

motorola "moto g" multimedialità e peculiarità


Ed eccoci al quarto focus sul nostro motorola moto g!

Questa volta voglio parlarvi dei punti salienti del device, entrare nel dettaglio delle applicazioni che motorola ha inserito per differenziarsi dalla concorrenza e vedere come se la cava il device con la multimedialità, quindi foto/video e riproduzione sonora.

Cominciamo subito con le applicazioni che troviamo preinstallate.

Migrate è l'applicazione (di cui vi ho già parlato nel focus sul primo avvio e configurazioni del device) che permette di trasferire dati, contatti e files da un nostro vecchio device al nuovissimo moto g.

Help è una applicazione che permette di metterci velocemente in contatto con motorola tramite link rapidi per una richiesta di chat od una telefonata al centro assistenza.

FM Radio permette di ascoltare la radio (sì proprio lei, quella reale) senza la necessità di essere connessi ad internet, previo inserimento di un paio di cuffiette nel jack audio.
L'applicazione è molto semplice, ma esteticamente curata ed immediata. Permette di salvare le stazioni preferite, mostra il nome della stazione in riproduzione e, al primo avvio, effettua automaticamente una scansione delle stazioni radio e le memorizza nell'apposita schermata per un rapido accesso.
Chiaramente è anche possibile effettuare una scansione manuale delle stazioni, sia scorrendo il dito sulla linea delle frequenze (ricerca manuale), sia premendo i tasti avanti ed indietro (ricerca automatizzata).
L'applicazione, quando in esecuzione, mostra un'icona sulla barra delle notifiche, con la stazione in riproduzione e la possibilità di interrompere o riprendere l'ascolto con un semplice comando (senza perciò dover rientrare nell'app stessa).



Come già detto, la radio FM riproduce tramite le cuffiette (in modo forte e chiaro) e non tramite l'altoparlante posto nel retro (anche se mi è capitato di collegare il device a delle cuffie bluetooth e l'audio è stato reindirizzato nella cassa posteriore, forse un bug?).
Utilizzando, però, un qualsiasi altro player, come ad esempio Play Music, si può apprezzare l'ottima qualità dello speaker: il volume è decisamente alto, e, grazie alla possibilità di equalizzare il suono ("Impostazioni > Audio > Effetti Audio"), potremmo settarlo come meglio ci aggrada. La musica è ben riprodotta e pulita.
In più, grazie alla stondatura del retro, il suono non viene attutito quando il device è posto, ad esempio, su di una superficie soffice, e addirittura posizionandolo su di una morbida la riproduzione non viene ovattata più di tanto. Anche lo speaker frontale, in conversazione, risulta molto potente, tanto che è impossibile tenerlo al massimo durante le telefonate!

Galleria è l'app realizzata da Motorola per la visualizzazione delle immagini e dei video immagazzinati sul dispositivo, sostitutiva di quella stock: il bello dell'app è che è a tutto schermo, e segue, quindi, le nuove API e linee guida di Android 4.4.2, cosicché la status/notification bar in alto sparisca per dare totale spazio ai nostri scatti.
L'app è molto semplice, ma curata graficamente; è suddivisa in 3 sezioni: il rullino fotografico, la visualizzazione in timeline di tutti gli scatti, e gli album fotografici. Non vi è la possibilità di collegare l'applicazione ad archivi sul cloud, come fa ad esempio Google+ Photo, ma permette solamente di visualizzare i files presenti sul device.
Vi è la possibilità di visualizzare uno slideshow automatizzato dei nostri ricordi memorizzati, ed infine, come era possibile con la galleria stock di Android, anche con questo programma possiamo editare le fotografie/immagini con diversi filtri e strumenti, e/o condividerle rapidamente (sia sui social network che su altre applicazioni installate sul moto g).




Molto più interessanti sono, però, Assit e Camera.

La prima app delle due è un assistente digitale che si preoccuperà per noi di automatizzare alcune funzioni: sarà possibile mettere in silenzioso il device in una determinata fascia oraria (ad esempio di notte), oppure in automatico durante i nostri appuntamenti.
Come farà il device a capirlo? Leggerà il nostro calendario e farà in modo di impostare il dispositivo in silenzioso per non disturbarci. Sarà possibile anche pre-impostare dei messaggi automatici di risposta a chi prova a telefonarci durante queste fasi assistite.
Infine, sarà possibile indicare dei contatti verso i quali tali restrizioni non siano valide (i nostri favoriti, oppure verso chi prova a contattarci più volte nell'arco di 5 minuti).
Molto comoda l'icona che viene inserita nella barra delle notifiche che permette anche di disabilitare "al volo" la modalità assistita.




La seconda app è la macchina fotografica: essa permette di scattare foto ad una risoluzione (non modificabile) di 5mpx in 4:3 o 16:9 per quanto riguarda la camera sul retro, o a 1.3mpx per la camera frontale, con alcune opzioni aggiuntive semplici e veloci.
L'utilizzo è tutto basato sugli swipe, infatti il menu delle impostazioni apparirà facendo uno swipe da sinistra verso destra: sarà possibile abilitare o meno l'HDR (presente anche l'opzione per l'impostazione automatica), il flash (anche qui è possibile far decidere al telefono se attivarlo o meno), il fuoco libero o rilevato dal dispositivo, la modalità panorama, abilitare il geo-tagging, e, per quanto riguarda i video, la modalità in slow-motion. Facendo uno swipe al contrario, da destra a sinistra, si può accedere agli ultimi scatti effettuati.

Ma come si scatta una foto?
Semplicemente premendo in qualsiasi punto sullo schermo, e tenendo con il dito premuto, il telefono scatterà una serie di foto in sequenza: davvero comodo! E per quanto riguarda i video? Basterà premere, dalla stessa schermata, sull'apposito pulsante raffigurante una videocamera.
E sarà possibile scattare foto, a qualità ridotta, durante la cattura dei video, che avviene in HD a 720p a 30fps da entrambe le camere.
Infine scorrendo il dito dal basso verso l'alto, e viceversa, si regolerà lo zoom digitale (fino a un massimo di 4.0x).






Gli scatti ottenuti sono discreti: non abbiamo un cameraphone, questo è chiaro, basta leggere le specifiche tecniche per capirlo. Ciò che conta, però, è che gli scatti sono ottimi per essere utilizzati sui social network o per scatti d'emergenza: difficilmente ci affideremo al moto g per i nostri ricordi di una vacanza o altro.
Le immagini presentano rumore sui bordi, e zone con diversi artefatti, e che, in alcuni punti, risultano un po' pastose (a volte sembra di guardare un Monet...!).

Di seguito una carrellata di esempi di foto scattate in varie condizioni di luce, orario, e con differenti impostazioni:


La prima scattata in un ristorante, la seconda in interno con luce soffusa.
Entrambe con hdr e flash attivatisi automaticamente.




Scattate entrambe con luce naturale in esterno.



Un ritaglio 100% (foto scattata nel mattino di in una bella giornata soleggiata).



Scattata in interno, con luce naturale e focus automatico.



Scatto in controluce [con nuvolazze e pioggerella (cit.)] con HDR automatico.



Scattate in notturna con illuminazione stradale:
la prima con flash automatico la seconda senza.



Macro con fuoco impostato manualmente sulla "m".





Stesso soggetto, diversi settaggi:
1. auto; 2. flash attivo; 3. hdr; 4. hrd con luce artificiale; 5. fuoco fisso; 6. fuoco fisso con flash.



Foto in 4:3.



Scattata al completo buio con flash attivo.



Panorama.



Scattata durante la registrazione di un video.


Per quanto riguarda i video, a seguire dei sample.
In generale, anche per i video vale lo stesso discorso delle foto; forse sono un pochino meglio. Il fuoco continuo alcune volte non è rapidissimo, lo spostamento tra luce-controluce è discreto, e il flash è molto potente. Le immagini sono catturate in HD a 720p fino a un massimo di 30 fps (anche se mediamente siamo tra i 21 ed i 24). L'audio, invece, viene catturato a 130kbps in formato stereo e campionato con la frequenza di 48 kHz.


Prova fuoco continuo durante la registrazione.



Prova slo-motion in HD.



Prova luce-controluce e fuoco.



Prova fuoco con flash.



Prova microfoni (audio stereo).



Prova registrazione video con camera frontale.


Una delle personalizzazioni più interessanti realizzate da motorola, e disponibile per questo moto g, è chiamata Trusted Device (dispositivi affidabili).
Situata all'interno del menù "Impostazioni > Sicurezza", permette di associare il moto g a dispositivi esterni collegabili via Bluetooth (cuffie, stereo, smart-watches, stereo della macchina, etc) in modo da non richiedere l'eventuale codice di sblocco (PIN, password, pattern) nella lock-screen.
Il telefono in pratica si fida del fatto che siamo in presenza di un dispositivo affidabile e quindi ci risparmia la seccatura di digitare continuamente il codice di protezione quando stiamo, ad esempio, ascoltando musica tramite le nostre cuffie bluetooth o siamo connessi allo stereo della macchina.
Quando la connessione con il dispositivo affidabile dovesse interrompersi, tale modalità sarà automaticamente disabilitata ed il device ricomincerà a richiederci password/PIN o quant'altro abbiamo impostato come blocco di sicurezza.
Come per tutte le altre app realizzate da motorola, anche Trusted Device mostra un'icona di notifica nella barra di stato, da cui sarà possibile disattivare temporaneamente questa modalità se, ad esempio, in quel momento non fossimo interessati ad avere il telefono sbloccato.



Le ultime chicche di cui voglio parlarvi riguardano 2 impostazioni gradite e 3 caratteristiche tecniche interessanti.

Partiamo dalle impostazioni.
La prima è per l'utente medio: sappiamo essere presente il LED di stato e nel menù "Impostazioni > Schermo" sarà possibile configurarlo in modo da far pulsare la luce di notifica.
La seconda riguarda gli utenti più smanettoni: il moto g, come pochissimi altri device ad oggi, permette di abilitare l'ART runtime (in preview in Android 4.4.2, in attesa di sostituire un giorno la "vecchia" Dalvik).



Per quanto riguarda le 3 caratteristiche tecniche: per prima cosa il moto g è costruito in modo saldo, con ottimi materiali, plastici ma comunque piacevoli al tatto.
Il dispositivo è poi idrorepellente, infatti tutte le componenti interne sono provviste di un rivestimento protettivo nanocoating: questo non significa che il telefono è certificato per farsi un giretto da sub, ma si trovano facilmente video su internet che mostrano come un moto g, rimasto immerso in acqua per almeno 30 minuti, poi possa continuare a funzionare dopo essere accuratamente asciugato.
La seconda caratteristica che voglio riportarvi è che è possibile rimuovere ed inserire le microSIM a telefono acceso, il che non è una cosa scontata visto che la maggior parte degli smartphone odierni si riavviano automaticamente una volta effettuato lo switch.
Ed infine, come vi avevo già anticipato nel video unboxing, è possibile sostituire la cover posteriore con altre con diverse caratteristiche:
  • shell - cover identiche a quella standard, ma in differenti colazioni: rosso, giallo, bianco, viola, turchese e nero;
  • grip shell - cover multicolore con l'aggiunta di una protezione gommata per i bordi del device, che ne aumenta la protezione ed anche la presa;
  • flip shell - cover colorate e in plastica ruvida, con la possibilità di chiudersi a libretto, andando quindi a proteggere anche il vetro anteriore e che sfruttano il sensore hall, presente nel moto g, per far spegnere/riaccendere automaticamente il display quando chiuse/aperte.

Bene, vi lascio al video di questo approfondimento e vi saluto. Il prossimo focus riguarderà la recensione completa del dispositivo, e dopo (più di) un mese di utilizzo, vi parlerò anche della qualità telefonica e della batteria con i test che ho a fatto a riguardo.


Ciao!