25 novembre 2015

Non mi ero perso, avevo trovato destinazioni alternative (cit.)


Ed anche stavolta è passato praticamente un mese dall'ultima puntata after the buzz...

In quest'ultimo periodo ho avuto davvero poco tempo per seguire gli avanzamenti dei giocattolini sotto la mia lente di ingrandimento; e quel poco che c'era l'ho impiegato per iniziare una nuova avventura, quella del philips 50put6400/12 (qui la mia recensione) e di tutto il mondo dell'intrattenimento domestico (nello specifico in 4K UHD via Androidtv) che subirà una grande rivoluzione rispetto a quel che oggi conosciamo.

Ma non disperate, perché nel weekend sono riuscito a ricavare una breve pausa, ed eccomi oggi pronto ad aggiornarvi su tutto quel che è successo nelle ultime quattro settimane attorno alle realtà che seguo!

Novembre 2015 è stato sicuramente un mese ricco di accadimenti e perciò ho parecchie cose da riportarvi.


Mozilla Flame & FirefoxOS



Questa volta a rompere il ghiaccio è FirefoxOS!

Il sistema operativo sviluppato da mozilla (la mia recensione dell'OS) ha raggiunto finalmente l'attesissima release 2.5 (qua potete sbirciare il codice sorgente pubblicato), e l'update è arrivato via OTA anche sul flame (la mia recensione del telefono e le mie impressioni dopo 6 mesi d'uso).

Visto che sono diversi mesi che smanazzo col device -tra firmware stabili e non-, posso anticiparvi che il sistema è nuovamente abbastanza fluido e che ci sono alcune interessanti chicche.
Tra le tante posso citarvi il rinnovato Marketplace o la nuova modalità incognito per la navigazione privata.


Molte delle features ora presenti, comunque, ve le avevo già riportate in articoli precedenti (qui ne trovate alcune elencate e qua qualche dettaglio in più).

Ma, a mio avviso, le due novità più interessanti sono il rilascio di una Developer Preview per Android e l'introduzione degli add-ons!

La prima non è altro che un apk che può essere installato sui dispositivi mossi dal robottino verde e permette di dare uno sguardo completo al nuovo FirefoxOS 2.5 (una manna per chi non avesse intenzione di acquistare un device mosso nativamente dalla volpetta infuocata solo per capire di che cosa si tratti).


La seconda, invece, è una interessantissima novità che permette -proprio come è possibile fare sul famoso browser per i nostri computer che proprio questo mese ha compiuto 11 anni- di installare delle aggiunte software che possono modificare funzioni o componenti del sistema stesso (qui una selezione delle migliori già pubblicate). Una specie di modding integrato che spinge la personalizzazione del telefono all'ennesima potenza (per gli sviluppatori, qui una guida per creare un add-on)!


A questo punto, senza stare nuovamente ad elencare nuovamente tutte le funzioni e le differenze rispetto ai vecchi firmware 1.x e 2.x, vi riporto direttamente la mia video anteprima della nuova release 2.5:



Legato ad essa, una novità importante di cui vi ho parlato nel video -ma che non potevo non riprendere-, è l'arrivo di Whatsapp su FirefoxOS.

Ma perché è così importante questa notizia?

Tanto per cominciare perché, essendo un servizio utilizzato da milioni di persone, fa sempre piacere sapere che la sua presenza ora non può più essere un ostacolo all'adozione del sistema operativo di mozilla da parte di chi di Whatsapp ne fa largo utilizzo.

Ma cosa ancora più grande è il come tale applicazione sia giunta anche su FirefoxOS.
La chiave di lettura di tutto è ACL (Application Compatibility Layer), uno strato software che permette di eseguire applicazioni native sviluppate per Android al di sopra del sistema operativo della volpetta rossa.


Da tempo si vociferava che anche FirefoxOS (esattamente come SailfishOS o BB10) avrebbe permesso l'esecuzioni di apk per colmare il gap esistente di titoli. E quella voce si è alla fine concretizzata.

Ma non sono tutte rose e fiori.
Non tutti i telefoni mossi dall'OS di mozilla (anzi probabilmente quasi nessuno di quelli commercializzati fino ad oggi) sarà in grado di sfruttare questa funzione, nemmeno il flame! Senza ACL for FirefoxOS le applicazioni Android non funzionano, e questo layer non fa parte del sistema operativo, ma probabilmente -esattamente come accade con SailfishOS- dovrà essere preso in licenza dal produttore del telefono di turno.

Personalmente, come ribadisco da tempo, non sono un gran fan di questi strati di compatibilità software: sul mio computer Ubuntu non installo WINE, sullo jolla non ho installato alcuna applicazione Android, e se anche l'ACL fosse stato disponibile per il flame non credo che avrei installato alcun apk.
Rimango convinto che non sarà certo questa la mossa che spingerà le persone ad abbandonare Android per FirefoxOS o qualsiasi altro sistema operativo alternativo (per BB10, ad esempio, non ha funzionato, per SailfishOS idem, e Microsoft dopo averlo sbandierato a gran voce sembra sia intenzionata ad abbandonare in qualche modo l'idea del Project Astoria).

Fortunatamente, come abbiamo visto, il supporto per ACL non è l'unica novità della release 2.5 di FirefoxOS...!
Credo che puntare al catalogo sviluppato per altri sistemi operativi sia più controproducente che altro: da una parte uccide la crescita del proprio ecosistema (perché fare una app nativa quando si può portare quella già pronta e sviluppata per un altro OS a costo zero?), e dall'altra rende l'esperienza utente frustrante e non omogenea (le applicazioni nate per altre UI e UX si comportano e prevedono altre logiche di funzionamento, e spesso girano male perché non sono ottimizzate per la piattaforma aliena su cui si trovano a funzionare).


Parlando di applicazioni, questa volta native, la community di sviluppatori continua a darsi davvero un gran da fare, grazie anche ad interessanti tools messi a disposizione.
Qui di seguito qualche recensione di recenti titoli presenti sullo store:

Mozilla comunque è la prima a puntare tanto sulla propria community, tanto che ha avviato un programma apposito per spingere gli utenti a contribuire allo sviluppo dell'OS.
E così FirefoxOS è arrivato anche sul sony z3, sullo z1 e z1 compact, sullo z3c, e perfino sulle Androidtv.

E parlando di TV, ci sono diversi modelli (alcuni giunti anche in Italia) che montano nativamente il sistema della volpetta rossa (per gli sviluppatori, qui una guida per simulare un TV FirefoxOS).


Jolla & SailfishOS



Gli ultimi giorni sono stati degli alti e bassi incredibili per jolla (qui un riepilogo globale di tutte le news), la start-up finlandese che segue lo sviluppo di SailfisOS.

Per iniziare dalle cose belle, la versione 2.0.0.10 Saimaa del sistema operativo (la mia anteprima) è stata rilasciata (qui le note) per tutti i possessori dello smart-phone (le mie considerazioni dopo un anno di uso) e tablet della casa. E, assieme al nuovo firmware, è stato distribuito anche il nuovo SDK per lo sviluppo.



Passando alle cattive notizie, jolla sta vivendo una grossa crisi finanziaria: i fondi che dovevano arrivare per il mese di novembre sono stati rimandati a data da destinarsi, e la piccola azienda si è vista costretta a correre ai ripari. Circa la metà dei dipendenti sarà temporaneamente licenziata da qui a breve, e gli stessi saranno eventualmente reinseriti quando e se le cose miglioreranno (post in merito sul blog ufficiale).

È stata davvero una grandissima avventura quella di jolla da 4 anni a questa parte, e se le cose non dovessero rimettersi sui binari si tratterebbe davvero di una grande disgrazia.

Nel frattempo anche il CTO dell'azienda, Carsten Munk, si è dimesso ed è tornato a far da consulente esterno per lo sviluppo di SailfishOS. E di Stefano Mosconi (che io ricordavo essere lui il CTO di jolla) si sono perse le tracce all'interno dell'organigramma aziendale... Se ne è andato anche lui dopo Dillon?
Ci sono altre cose che la start-up finlandese ha tenuto nascoste (andando contro i principi di trasparenza utilizzati fin dall'inizio come fattore chiave di differenziamento rispetto a tutto il resto)?




Davvero un brutto colpo, che proprio non ci voleva ora che sembrava che le cose stessero cominciando ad ingranare nuovamente: allo SLUSH2015 (evento nordico annuale dedicato alle start-up, da cui 3 anni fa jolla è uscita allo scoperto), il CEO Antti Saarnio ha lanciato una nuova iniziativa, Jolla Adventures (anche se non direttamente collegata a jolla), con lo scopo di collegare le start-up emergenti del Nord Europa con i mercati e gli investitori asiatici (qui maggiori informazioni).

Sempre dal palco dell'evento, l'azienda finlandese ha ribadito la volontà di portare a compimento la spedizione di tutti i tablet preordinati con la campagna di crowdfunding tenutasi ormai 12 mesi fa. Spedizioni che hanno subito ritardi e blocchi ripetuti durante gli ultimi mesi, e che con la crisi in atto sono in serio pericolo...



Ora jolla dovrà trovare necessariamente (e seriamente) nuovi partner per far tornare alto l'interesse verso la propria piattaforma. Infatti, nonostante le parole del CEO sul palco dello SLUSH riguardo al forte accordo commerciale con intex (sancito mesi fa), l'atteso primo telefonino con SailfishOS 2.0 per l'India, frutto di questa unione, è stato rimandato ad inizio 2016 (forse).


Mentre la start-up ha ribassato nuovamente il prezzo dello jolla phone sul proprio store online (ora a 199€, e con il temporaneo promo code SLUSH15 è possibile avere un ulteriore sconto di 30€), buone nuove giungono da un'altra realtà finlandese: puzzlephone.

Sì, ve ne ho parlato qualche tempo fa: la piccola azienda che sta tentando di portare sul mercato la propria soluzione modulare per la telefonia mobile, ha annunciato che sul suo primo smart-phone (attualmente in fase di raccolta fondi sulla nota piattaforma Indiegogo) potrà essere installato SailfishOS.
Ci sarà tutto il supporto necessario per la community affinché il sistema operativo possa funzionare. E così, dopo fairphone, un'altra schiera di prodi che pensano ad un futuro modulare dimostra interesse per quell'OS mobile alternativo che purtroppo non è riuscito ancora a creare quel folto gruppo di utenti che meriterebbe.


Fortuna che c'è una community molto attiva attorno al progetto, che tra applicazioni, guide, modding e porting fa di tutto per calmare un po' gli umori:


BQ Aquaris E4.5 & Ubuntu Phone


A photo posted by geek o NERD ? (@geekonerd) on

Anche per Ubuntu Phone (la mia recensione dell'OS) è stato tempo di aggiornamenti: l'atteso OTA-8 è finalmente arrivato (qui le note di rilascio) per tutti i device mossi dal sistema operativo sviluppato da canonical, quindi anche per il bq aquaris e4.5 (la mia recensione del telefono e le mie considerazioni dopo 6 mesi d'uso). E assieme all'OS è stato distribuito anche il nuovo SDK per lo sviluppo di applicazioni.

Prima di entrare nel dettaglio delle novità, vi dico che è possibile acquistare in offerta l'aquaris e4.5 a 129.90€ dallo store online di bq. E se foste interessati a vedere come la realtà madrilena realizza i propri prodotti, qui un articolo in merito.
Inoltre, canonical ha dato vita ad un gioco online (Scoperoulette), partecipando al quale avrete la possibilità di vincere un bq aquaris e5.


L'ottavo update di sistema, così come il settimo, non ha portato evidenti cambiamenti, tant'è che anche stavolta si è trattato di poco più di 67MB di aggiornamento. Tra le novità più rilevanti troviamo:
  • le app browser, meteo, telefono e messaggi aggiornate e con nuove funzionalità;
  • una nuova modalità di sincronizzazione dei contatti con i servizi cloud;
  • i nuovi controlli per i lettori multimediali all'interno del pannello a comparsa dall'alto;
  • gli scopes aggiornati per Twitter, NearBy ed un aggregatore di libri;
  • finalmente vi è l'indicazione del numero di OTA nelle informazioni di sistema;
  • lo store ha un nuovo sistema di pagamenti in-app;
  • tutte le core app ora sfruttano l'UITK 1.3;
  • ora collegando un mouse esterno apparirà il cursore;
  • e non potevano mancare numerosi bug fixes.

In contemporanea è stata aggiornata anche l'applicazione Telegram (giunta alla versione 2.0), e le altre core app come la Camera.

Terminato lo sviluppo ed il rilascio dell'update #8, sono già iniziati i lavori sull'OTA-9 che dovrebbe arrivare attorno al 20 gennaio 2016 (anche se forse ci sarà un OTA 8.5 hotfix in mezzo ai due). Tra le possibili novità ci si aspettano ancora lavori sul browser ed il supporto per il Thai font, sulle applicazioni telefono, messaggi, rubrica eccetera, oltre che ad un nuovo stack per il Bluetooth e novità per Unity.



Proprio Unity 8 è al centro di tutto il lavoro di canonical: esso sarà la colonna portante della convergenza, anche se c'è ancora tanto lavoro da fare. Ma già oggi è possibile provarla (purtroppo solo per i possessori di un nexus 4)!

L'azienda inglese ha grossi progetti per il futuro, muovendosi con cautela nel mondo mobile e spingendo con forza sull'IoT. Ed è per questo che DJI famosissima azienda produttrice di droni in ogni salsa sta iniziando a puntare su Ubuntu.

Tornando al presente comunque, dopo l'India, Ubuntu Phone è sbarcato anche in Russia grazie al lancio dell'aquaris e5 di bq.


Chiudo la parentesi Ubuntu dando uno sguardo al lavoro della community:


Pebble Steel & Pebble OS



Parlando di pebble (qui le mie impressioni dopo un anno di uso del pebble steel), nei giorni scorsi si è tenuto un ritrovo per gli sviluppatori (qui diversi video) dal quale sono uscite fuori alcune interessanti novità.

Tanto per cominciare diverse nuove watchfaces tutte da provare (qui e qua) nonché finalmente la possibilità di visualizzarle da web!

Ma soprattutto, la timeline per i vecchi modelli arriverà a dicembre in versione beta. Era ora...!


E mentre si rimane in attesa, un paio di novità dalla community:

Nota: in questi giorni è possibile acquistare gli orologi della casa in sconto. Ed i nuovi Pebble Time riescono ora a rispondere ai messaggi anche via iOS.


Google Chromecast



Rimanendo in tema dispositivi companion, ci sono un paio di novità anche per la pennetta multimediale di BigG, il chromecast (qui le mie considerazioni dopo un anno d'uso).

In USA è arrivato il supporto anche da parte di Sling TV e presto dovrebbe giungere anche quello di Playstation Vue. Intanto google continua la pulizia di apps dal Play Store.

Se poi foste interessati a sapere in dettaglio cosa cambi tra la prima e la seconda generazione (oltre alle mie considerazioni), qui c'è un articolo dettagliato. O ancora, per sapere cosa differenzi la soluzione di google dalle tante alternative (sempre in costante aumento), potreste dare uno sguardo qua.


Anche attorno al dongle realizzato a Mountain View vi è un folto gruppo di sostenitori, e per questo è facile trovare tante guide e consigli su come sfruttarlo al meglio:


Google Cardboard & VR



Chiudo la parentesi dispositivi compagnoni aggiornandovi sul visore per realtà virtuale di google: il cardboard (la mia recensione), nominato come una delle migliori invenzioni del 2015.

BigG ha aggiornato l'applicazione per Android alla versione 1.7 che ha portato alcune novità, tra cui la nuova schermata demo, un tab dedicato alle applicazioni compatibili che abbiamo installate sul nostro device, ed un altro tab per illustrarci nuove app da scaricare (con tanto di screenshots).

In più, con Street View è ora possibile esplorare tanti nuovi scenari (tra cui la fantastica location di Petra, set dell'epico Indiana Jones and the Last Crusade!).
E dal 2 dicembre arriveranno diversi contenuti promozionali in VR a tema Star Wars, nati dalla collaborazione tra disney e google.



Nel frattempo YouTube (così come Facebook, per lo meno su iOS e per gli Ads) ha abilitato la modalità 360° per tutti i video hostati sulla piattaforma, e per quanto questa modalità sia solo una delle tante per fruire di contenuti in VR, secondo me è anche quella al momento più riuscita.

Giochi, applicazioni, video e nuove possibilità di utilizzo del visore stanno comunque pian pianino arrivando... Soprattutto oltreoceano, grazie all'accordo (che vi avevo già riportato) stretto tra google ed il new york times (NYT VR): nuovi contenuti esclusivi (il prossimo in arrivo già il 13 dicembre) molto interessanti che speriamo possano in qualche modo giungere anche nella vecchia Europa.


E a proposito del vecchio continente: mentre google continua ad espandere il suo progetto per i bambini nelle scuole americane, qui da noi sbarca a 99€ il gear vr di samsung (qui una review).
Il visore sviluppato dal colosso sudcoreano non è una alternativa al cardboard: si tratta di un dispositivo di tutt'altra fascia e caratteristiche, ma sicuramente è uno step importante per lo sviluppo del settore.

Ad esempio, con il visore economico di google (ve lo avevo già riportato in fase di recensione) non è presente alcuna tecnica per affrontare la VR Sickness, quella sensazione di nausea che può disturbare l'utente durante le sessioni di immersione nei mondi virtuali. Alcune tecniche sono invece state sviluppate da samsung per il suo visore, il che si traduce in un utilizzo molto più piacevole ed intrigante.

Ad ogni modo, siamo solo agli inizi dell'espansione della realtà virtuale, e già dal 2016 ne vedremo delle belle con la discesa in campo di tanti player (anche lato creazione, processamento ed accessoristica di vario genere), un aumento della concorrenza, la riduzione dei costi e l'arrivo di tantissimi nuovi contenuti.



Prima che l'esperienza possa diventare completamente immersiva ce ne vorrà, ma ad oggi il cardboard di google rappresenta sicuramente un valido assaggio di quel che sarà.

Sempre che non vi accontentiate di idee tipo questa.


Amazon Fire & FireOS



Brevi news anche per il piccolo tablet del gigante americano dell'e-commerce, il fire di 5a generazione (la mia recensione).

Per chi fosse interessato ad ottenere il root sul proprio device, qui trovate gli avanzamenti da parte dei portentosi ragazzi di XDA, mentre qua la recovery custom.

Inoltre, vi ricordo l'esistenza di underground, lo store di applicazioni alternativo di amazon che permette di accedere ad un ampio catalogo di apps generalmente a pagamento, ma offerte in modo del tutto gratuito! E tanti titoli con acquisti in-app permettono l'accesso alle funzioni aggiuntive senza costi per l'utente. Da provare!


Motorola Moto G & Moto Apps



Rapidissima parentesi per il glorioso moto g (le mie considerazioni dopo un anno di utilizzo): la casa dalla m alata ha confermato la pensione per le applicazioni Assist, Migrate e Connect.


Oneplus One & Cyanogen OS



Chiudo la puntata di oggi con la start-up cinese ed il suo primogenito, il oneplus one (le mie considerazioni dopo un anno di utilizzo).

Dopo aver rilasciato il piccolo aggiornamento alla CyanogenOS 12.1, il team di cyanogen.inc si è messo al lavoro per la futura release 13: è ancora presto per sapere quando arriverà sul phablet di oneplus, ma già ora è possibile provarne le prime incarnazioni.

Il one si riconferma figlio poco amato dalla azienda (ormai concentrata solo sul 2 e sull'X e sui piani futuri), la quale recentemente ha affermato che gli aggiornamenti per il dispositivo rimarranno solo a carico di cyanogen.inc, e che la OxygenOS non è mai stata pensata come firmware sostitutivo quanto più come un esperimento.
Poco male, visto che se non altro è stato confermato l'update a Marshmallow.

Se siete curiosi di sapere quali sono le differenze tra i due firmware, date uno sguardo qua; mentre se voleste provare l'esperienza CyanogenOS sulla classica CyanogenMOD ora è possibile farlo tramite l'installazione di un apposito pacchetto: Cyanogen Apps.



Bene, queste erano le tantissime notizie di oggi...
Come sempre mi sono dilungato troppo, perciò vi saluto e a presto!

Ciao :D