23 dicembre 2014

Non devi fare tutto da solo (cit.)


Ciao ragazzi!

Il Capodanno si avvicina e, in attesa del nuovo, ho ancora qualche novità da riportarvi circa i giocattolini che nell'ultimo anno ci hanno accompagnato.

Benvenuti all'ultima puntata after the buzz del 2014!

La settimana scorsa (leggi qui) mi ero concentrato principalmente sul google chromecast e sul pebble steel, poiché finalmente avevano ricevuto due attesi aggiornamenti software e firmware (soprattutto per quanto riguarda la pennetta di BigG).



Torno quindi velocemente sul chromecast (recensione / dopo 6 mesi d'uso) visto non ci sono particolari novità, se non per ribadire che la soluzione studiata a Mountain View risulta essere davvero una delle migliori immesse sul mercato.

Sì, poiché la concorrenza (che si è affacciata soprattutto negli ultimi mesi) ha cominciato ad essere forte (principalmente all'estero), ma la semplicità d'uso e le tante funzioni che pian piano sono state rilasciate per il dongle multimediale di google lo hanno reso unico per certi versi e decisamente comodo per altri.

Ad ogni modo, la lista di app compatibili con il chromecast si allunga di giorno in giorno, e anche applicazioni più vecchie stanno continuando a mantenere il passo portando nuove gradite funzionalità:
  • sono arrivate musiXmatch, Lyve, e Fitnet;
  • google Maps potrebbe aggiungere il supporto nel prossimo futuro;
  • l'app di photo-sharing di Microsoft, Xim, ha ottenuto la compatibilità con molte set-top-box e dongle multimediali, tra cui ovviamente il chromecast;
  • e BubbleUPnP, di cui vi ho parlato più volte in fase di recensione, ora permette la transcodifica in tempo reale (quindi non necessita più di un server esterno per la conversione) dei formati non supportati dalla pennetta di google in altri compatibili, in modo da riprodurre on-the-fly sulla TV praticamente ogni contenuto possibile.


Infine google, dopo aver aggiornato l'app per Android portando le nuove funzionalità Ospite e Trasmetti Schermo, ha ritoccato anche l'app per iOS aggiungendo, però, solo il Material Design.

Bene!
Aspettando il CES 2015, in cui sicuramente spunteranno nuovi competitor e nuove soluzioni per l'home-entertainment, ed in attesa di un successore, posso mettere temporaneamente in stand-by la pennetta di google.



Chi invece continua a far parlare molto di sé e che finalmente ha rilasciato un desiderato update è jolla.

Ma andiamo con ordine.


Tanto per cominciare la start-up finlandese ha aperto il proprio blog ufficiale (http://blog.jolla.com/) in cui è possibile seguire più da vicino gli sviluppi e le novità relative ai prodotti dell'azienda.

Da articoli a più ampio respiro fino ad altri decisamente tecnici ma molto interessanti, si può e potrà trovare veramente di tutto.

Del resto il cuore pulsante dell'azienda è sempre stato l'apertura verso le persone, verso tutti coloro che in qualche modo fossero (e chiaramente lo siano tuttora) interessati al mondo che ruota attorno a Sailfish OS (recensione) ed ai prodotti correlati.


Ma la notizia più interessante per i possessori dello jolla phone (recensione) è che l'attesissimo aggiornamento #10 (Vaarainjärvi) è stato rilasciato!

Lo smart-phone fu presentato circa un anno fa (era la fine di novembre) e da allora ben 10 aggiornamenti e 5 hot fix sono stati realizzati:
  • 1.0.0.x, Kaajanlampi (rilascio iniziale)
  • 1.0.1.10, Laadunjärvi (update #1)
  • 1.0.2.5, Maadajävri (update #2)
  • 1.0.3.8, Naamankajärvi (update #3)
  • 1.0.4.20, Ohijärvi (update #4)
  • 1.0.5.16, Paarlampi (update #5)
  • 1.0.5.19, Paarlampi (hot-fix #1)
  • 1.0.6.x, Raatejärvi (update #6 - mai rilasciato ma unito al #7)
  • 1.0.7.16, Saapunki (update #7)
  • 1.0.7.18, Saapunki (hot-fix #2 - opzionale)
  • 1.0.8.19, Tahkalampi (update #8)
  • 1.0.8.21, Tahkalampi (hot-fix #3)
  • 1.1.0.38, Uitukka (update #9 - opzionale)
  • 1.1.0.39, Uitukka (hot-fix #4 - opzionale)
  • 1.1.1.26, Vaarainjärvi (update #10)
  • 1.1.1.27, Vaarainjärvi (hot-fix #5)

Come avrete notato, i nomi degli aggiornamenti sono sequenziali e sono tutti nomi di laghi finlandesi. La Finlandia è una di quelle regioni in cui di laghi ce ne sono veramente tantissimi, quindi non si avranno di certo problemi per la nomenclatura dei futuri update :-)



Tornando, invece, sull'update #10, c'è stata qualche turbolenza: previsto per il 18 dicembre, il roll-out è stato avviato e subito dopo bloccato per via di un grave bug riscontrato da qualche utente nella funzionalità appena introdotta di blocco alfanumerico (per qualsiasi problema potete vedere qui).

Nei giorni seguenti un hot-fix semi riparatore (nel senso che la funzionalità è stata temporaneamente disabilitata e la correzione sarà effettivamente rilasciata con l'update #11) è stato distribuito, e con esso il rilascio globale dell'aggiornamento è ripreso.

Ad ogni modo, è altamente consigliato effettuare l'upgrade al nuovo firmware poiché contiene una marea (soprattutto per chi ha saltato l'aggiornamento opzionale #9) di bug fixes, e nuove funzioni interessanti sono state aggiunte. Ora sarà possibile, ad esempio, interrompere una sveglia od una chiamata in arrivo semplicemente girando il telefono, e sono state introdotte le librerie Qt 5.2 che hanno migliorato le prestazioni di tutto il sistema in maniera sensibile.

Di seguito trovate il mio video dopo più di 6 mesi di uso del dispositivo, con qualche appunto anche sullo stato degli accessori in mio possesso e con le mie considerazioni sull'operato di jolla:



Parlando di accessori e sviluppi, ci sono alcune novità anche per loro:
  • è stato aggiornato il porting di Sailfish OS per il Nexus 5, e sembra che Vsenn (citato nel mio articolo sulle previsioni hardware per il futuro, e su cui tornerò sicuramente) sia aperta al porting di Sailfish anche per il suo primo prodotto modulare che giungerà sul mercato nel 2015;
  • gPodder è arrivato alla versione 4.4.0;
  • ci sono interessanti avanzamenti nello sviluppo della TOHKBD: ora supporta anche il multitasking con combinazioni di tasti;
  • la LeTOH è pronta per la distribuzione;
  • iCoderus, uno degli sviluppatori più attivi nella community di jolla, sta realizzando tante MOD interessanti, tutte da provare;
  • ed infine sullo shop ufficiale di jolla, è possibile acquistare due nuove custodie della mapbagrag, veramente belline!


un secondo piccolo grande regalo che la start-up finlandese mi ha inviato

Jolla si conferma essere una di quelle realtà che hanno caratterizzato il cambiamento del mercato degli ultimi anni: crowd-funding, passione, avvicinamento ai propri utenti, e-commerce ed aggiornamenti frequenti sia lato software sia con la comunicazione sui social network.



Altro esempio di start-up che ha abbracciato appieno i nuovi canali e modalità di marketing è pebble.

Come detto ad inizio articolo, gli orologi dell'azienda sono stati recentemente aggiornati al firmware 2.8.1, che non ha portato particolari novità. Ma questo non significa che il team di sviluppo si sia fermato.

Così come jolla, anche pebble è vicinissima ai propri utenti e sviluppatori, e tramite il canale beta, permette di provare in anticipo e partecipare allo sviluppo dei nuovi aggiornamenti e features che arriveranno con successivi update.

Inoltre, come ribadito, ci stiamo avvicinando al CES, appuntamento che da più di 10 anni si tiene a Las Vegas nella prima settimana di gennaio. Pebble ha utilizzato negli anni tale vetrina per lanciare i propri prodotti. E con molta probabilità (?) farà lo stesso anche il prossimo anno per il successore dello steel (recensione / dopo 6 mesi).


In attesa di gustose novità, però, un nuovo aggiornamento software per la Pebble App su Android è stato rilasciato nel canale beta. E che aggiornamento!


La versione 2.3 del software permetterà agli orologi di sfruttare le API di Androidwear.

Che cosa significa?
Beh, diverse cosine:
  • tanto per cominciare arriverà la possibilità anche su Android di cancellare dall'orologio le notifiche, così come è già possibile fare su iOS a qualche tempo;
  • ma, molto più interessante, sarà possibile avviare dall'orologio l'applicazione che ha generato la notifica, e soprattutto sarà possibile rispondere ad alcuni tipi di notifiche direttamente dal nostro polso! Esattamente come avviene con gli orologi dotati della piattaforma wear di BigG;
  • inoltre, visto che le API di google sono compatibili con Android 4.0 o superiori, la funzione di ricezione delle notifiche da tutte le app (introdotta da poco) diventerà disponibile anche per tutti quei dispositivi che montano versioni datate del robottino verde: non vi sarà più, perciò, l'attuale obbligo di avere Android in versione almeno 4.3 Jelly Bean.



Il mercato degli smart-watch sta diventando davvero interessante e affollato, ma pebble continua a lavorare bene e a fare molto bene ciò per cui è nata: il notificatore!



Quando, invece, la comunicazione non funziona bene o ci sono malumori o problemi tra gli attori in scena, le cose vanno decisamente peggio.

Mi riferisco ovviamente a oneplus.

Ultimamente mi ero espresso in modo negativo verso l'operato della start-up cinese. Ed oggi voglio tornare per l'ultima volta (spero) sulla questione.

Come saprete il one (recensione) è nato dopo l'accordo tra due start-up: oneplus, che ci ha messo l'hardware, e cyanogen.inc, che ha pensato al software.

L'ottimo prodotto, risultato dell'accordo, però, ha avuto finora una vita decisamente travagliata.

Disponibile da sempre solo sotto invito e, forse, con qualche bug di troppo (problematiche limate, ma a volte non risolte del tutto, con vari aggiornamenti firmware), ad un anno dalla nascita dell'azienda cinese è finalmente in vendita (anche in versione 16 GB) senza più l'obbligo di disporre di un codice di acquisto.


Inoltre, per festeggiare il proprio compleanno, oneplus ha messo in sconto dell'11% sul proprio store on-line tutti gli accessori, ed ha introdotto un nuovo prodotto: un power bank da 10.000 mAh, molto comodo per allungare la già ottima autonomia del one (o di qualsiasi altro device).

Tramite un ennesimo nuovo concorso bandito dall'azienda, poi, sarà possibile tentare di vincere lo smart-phone nella versione da 64 GB di memoria.


Mettendo da parte le poche nuove notizie, è su quelle meno rassicuranti che mi voglio soffermare.

Come detto oneplus e cyanogen.inc strinsero un accordo commerciale per portare sul mercato un prodotto interessante e venduto ad un prezzo davvero conveniente. L'accordo prevedeva che oneplus avrebbe potuto utilizzare fino al 31 gennaio 2016 il marchio di cyanogen.inc e CyanogenMOD per pubblicizzare e vendere i propri prodotti.
Ed il one, appunto, è stato il primo device ad avere Cyanogen OS (basato sulla CyanogenMOD) pre-installato e supportato in maniera ufficiale dalle neonate start-up.

L'India delle discordie...

Ve lo avevo detto nell'articolo sulle evoluzioni software che l'India diventerà il nuovo campo di battaglia nel mondo degli smart-phone... A quanto pare, però, già adesso è un luogo molto ambito.

Il one sarà anche stato il primo dispositivo a nascere con Cyanogen OS, ma la start-up cyanogen.inc aveva (ed ha tuttora) chiaramente la necessità di espandere il proprio operato.

Ed un nuovo partner stava bussando alla porta...


Il secondo produttore di telefonia per il mercato indiano, Micromax, era pronto a lanciare sul mercato un dispositivo con preinstallato l'OS modificato da Kondik e soci.

Il piatto era invitante e ricco, e la start-up americana non poteva farsi scappare l'occasione: il one, difatti, stava vendendo poco, a causa degli inviti e dei pochi mercati coperti, e la possibilità di collaborare con un produttore che attualmente domina un mercato in ascesa, era un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire.

Inoltre, gli accordi con oneplus non erano esclusivi: qualsiasi altro produttore avrebbe potuto utilizzare Cyanogen OS.

Ma Micromax decideva di pagare per avere l'esclusiva sul software in India, il tutto poche settimane prima che oneplus rendesse nota l'intenzione di entrare nel mercato indiano.
Cyanogen.inc richiedeva quindi alla start-up cinese di bloccare la campagna di marketing togliendo il proprio nome dal materiale pubblicitario, e di commercializzare il one senza il proprio firmware, poiché esso non sarebbe potuto essere aggiornato per via dell'esclusiva firmata con Micromax.

Oneplus decide comunque di entrare nel mercato indiano, il 2 dicembre, promettendo che in futuro il firmware preinstallato sarà sostituito con una versione alternativa, che però al momento non è ancora pronta.

Ma Micromax non ci sta.
Risultato: il one viene temporaneamente bannato dalla vendita in India, dietro denuncia di Micromax.

Un vero peccato per oneplus che trova un muro in uno dei mercati più fiorenti degli ultimi anni.



Nel frattempo, comunque, gli smanettoni potranno continuare a gioire dell'apertura del one, e la stessa oneplus ha promesso nuove features in arrivo:
  • arriverà l'equalizzatore MaxxAudio;
  • ed è possibile utilizzare la capsula auricolare frontale per migliorare le prestazioni di riproduzione dell'audio: ovviamente esso non diventerà stereo, ma grazie alla terza cassa uno dei principali problemi del dispositivo (cioè il volume basso in viva-voce ed in riproduzione audio, che io stesso avevo segnalato in fase di recensione) potrà essere affrontato.

L'accordo firmato tra cyanogen.inc e la società indiana è lo specchio di quanto complicato e competitivo sia diventato il mondo della telefonia mobile: forse una brutta e sleale mossa da parte di Kondik e soci, che sinceramente mi sarei aspettato venir gestita in modo differente da una azienda come cyanogen.inc.



Parlando di CyanogenMOD, è disponibile un porting non ufficiale della versione 12 (Android 5.0.1) della MOD per il motorola moto g (recensione / dopo 6 mesi).

Ma esso ovviamente non è l'unico firmware con l'ultimissima incarnazione del robottino verde (anche se google ci trolla un po') per il gioiellino della casa dalla m alata: sembra che -alla buon ora- il roll-out dell'aggiornamento ufficiale stia iniziando anche in Europa, per entrambe le generazioni del moto g.


Inutile ribadire che, non appena mi arriverà le notifica di aggiornamento, vi farò sapere!


Bene, vi ho ammorbato anche troppo quest'oggi, non mi resta perciò che salutarvi e nel qual caso non mi rifacessi vivo prima, vi mando tantissimi auguri telematici di buone feste!

A presto!