24 marzo 2014

google "chromecast" primo avvio, funzionamento, applicazioni e peculiarità


Ed eccoci al secondo articolo dedicato alla pennetta made in google!

In questo articolo andremo a vedere sia il primo avvio con relativa configurazione iniziale, sia le funzionalità e le peculiarità del chromecast!

Come mostrato nel video a seguire, la prima attivazione del dispositivo è un passaggio intuitivo e molto veloce.


Per prima cosa occorre collegare il chromecast alla TV e, successivamente, una volta avviato il sistema operativo Chrome OS, tramite applicazione per PC scaricabile dall'apposito sito web oppure applicazione mobile per smartphone/tablet, sarà necessario impostare un nome identificativo per la specifica pennetta (infatti potremmo averne più di una in casa) e darle istruzioni riguardo la connessione di rete (Wi-Fi) da utilizzare per i futuri streaming.

Fatto ciò, il sistema verificherà la presenza di update e, se rilevati, si preoccuperà in automatico dell'aggiornamento all'ultima versione disponibile.
Riavviatosi, il chromecast rimarrà in stand-by in ascolto per i comandi da noi impartiti.


Sarà possibile dialogare con il dispositivo tramite telefono, tablet o PC, come specificato già nell'articolo relativo all'unboxing: infatti, quello che sarà riprodotto sul grande schermo non saranno i contenuti immagazzinati sul nostro device mobile o sul laptop. Essi saranno prelevati in streaming dalla rete.

Questo ci permette, quindi, di avviare la riproduzione e dimenticarci del terminale utilizzato per impartire i comandi, senza andare a impattarne il consumo della batteria!



69% all'inizio della riproduzione
65% verso il termine della riproduzione
consumi slegati dall'uso del chromecast


Ovviamente questo sistema ha dei limiti: i contenuti riproducibili saranno solamente quelli da noi fruibili tramite le applicazioni compatibili.
Difatti, se l'app di turno supporterà il collegamento al chromecast, apparirà da qualche parte nella sua interfaccia l'apposita icona (il rettangolino con il simbolo della Wi-Fi in basso sul bordo sinistro), che se premuta, istruirà la pennetta su dove andare a recuperare il contenuto desiderato.




Al momento, almeno in Italia, non ci sono tantissime applicazioni che supportano questa tecnologia: si contano i servizi più famosi di google, quali Play Movies, Play Music e YouTube, e qualche altra applicazione di terze parti (tutte scaricabili da una apposita sezione del Play Store).

Inoltre, esiste una applicazione non ufficiale per Android, Cast Store, che fa qualcosa in più rispetto alla singola categoria dello store di google (davvero poco aggiornata!), poiché ci segnala molte più applicazioni effettivamente compatibili con il chromecast.




BigG ha rilasciato il 3 Febbraio 2014 il Cast SDK, quindi nei prossimi mesi arriveranno sicuramente tantissime applicazioni aggiuntive/compatibili con il nostro gingillino (chi ha detto giochi? oppure servizi di noleggio di contenuti multimediali?).

In più, sempre per quanto riguarda il panorama Android, google ha integrato nei Play Services le API relative al chromecast.

Che significa?
Che non sarà necessario avere l'ultima versione di Android (compatibilità garantita dalla 2.3.3 in su) per godersi queste nuove funzioni: i Play Services, come saprete, vengono aggiornati automaticamente dal Play Store, e non necessitano, la maggior parte delle volte, di aggiornamenti firmware dedicati!

Ma non è tutto!
Infatti, installando una apposita estensione sul browser Chrome (dalla versione 28 in su), sarà possibile replicare sul TV i tab del browser: potremmo navigare, trasmettere i contenuti di YouTube ed altri siti senza dover andare a collegare via cavo il nostro PC al televisore.
Tramite una versione sperimentale della stessa estensione, poi, sarà possibile condividere tutto il nostro desktop, così da non essere limitati ai soli tab del browser.

E questa è veramente una figata!

Non tutti i formati, purtroppo, sono al momento supportati al 100%, contenuti in Silverlight o QuickTime, ad esempio, non vengono eseguiti sempre correttamente. E la qualità di riproduzione è decisamente legata alla potenza di calcolo del computer.

I limiti di cui vi ho parlato prima (come lo streaming dei contenuti dal solo cloud), in realtà, sono facilmente aggirabili anche da smart-phone e tablet con applicazioni di terze parti che stanno pian pianino venendo fuori: AllCast, Avia, Plex sono solo alcuni nomi di player multimediali che permettono la riproduzioni di contenuti locali (quindi immagazzinati sul telefonino o tablet).

Ci sono altri limiti qui purtroppo, poiché sarà comunque il chromecast a leggere i contenuti dagli altri dispositivi (e non quest'ultimi ad inviarli). E, dato che solo alcuni formati sono compatibili con la pennina, non tutti saranno riproducibili (ad esempio video .mp4 o musica in .mp3 sono supportati, invece video in .mkv, .mov e l'audio in formato DTS no): speriamo in futuri update!

Anche da PC, tramite estensioni specifiche per Chrome, è possibile mandare in esecuzione filmati (con formati supportati) salvati sui nostri hard disk.


Nel video a seguire vi mostro una panoramica dello stato dell'arte della piattaforma chromecast:



A questo punto non mi resta che salutarvi.

A risentirci nei prossimi giorni con la recensione finale del chromecast.
Ciao!